C’è una domanda a cui nessun tifoso del Napoli vuole rispondere, per scaramanzia, ma la risposta è arrivata netta e chiara dal campo. Il Napoli lotterà per lo scudetto e in questo momento è la favorita in serie A.
Lo conferma la classifica, con il ritardo accumulato da Juventus e Inter, lo certifica la vittoria 2-1 a San Siro, una prova di maturità impressionante per il gruppo di Spalletti che ora punta in alto. Il Napoli vola con la consapevolezza di aver ottenuto tutto con pieno merito, sulle ali dell’entusiasmo di un gruppo che ha trovato nuovi equilibri e punti di riferimento, dopo aver perso le colonne portanti della scorsa stagione.
Nel match di San Siro, i partenopei sono stati in grado di far sfogare il Milan (che recrimina per due traverse) ma anche di pungerlo al momento giusto, trascinati da Meret e Kvara, il ragazzo georgiano già entrato nel cuore di una città. La squadra di Spalletti tra le big è quella che fino ad ora ha meritato di più: compatta, intensa, miglior attacco (15 reti come l’Udinese) e la seconda miglior difesa del campionato. Gioca a calcio e si diverte, in vetta alla classifica insieme all’Atalanta senza alcuna intenzione di fermarsi qui.
Nella sfida di domenica sera il Milan ci ha provato, e ha fatto la partita che doveva fare, ma agli uomini di Pioli sono mancati il killer instinct di Ibra e Leao e la lucidità davanti a Meret. Il primo gol del Napoli è un rigore regalato per fallo ingenuo di Dest su Kvara – ormai imprescindibile per il gioco di Spalletti (squalificato e in tribuna) – trasformato da Politano. Il primo tempo è stato in mano al Milan, che però non ha capitalizzato le occasioni di Giroud e Krunic. Nella ripresa Kvara è salito in cattedra ma il Napoli ha incassato la reazione con gol di Giroud.
È il bivio di una partita che potrebbe finire 1X2, senza togliere nulla a nessuno. E invece dopo l’1-1 gli azzurri non si accontentano e lanciano l’assalto alla diligenza rossonera. Colpita e affondata dal Cholito Simeone, il vice Osimhen, mentre dall’altra parte Messias e Diaz non cambiano volto all’attacco spuntato di Pioli. L’ultimo sussulto è in contropiede, con una bordata a porta spalancata di Kalulu che si infrange sulla traversa. Il Milan incassa la prima sconfitta in campionato e scivola a -3 dal Napoli, la maledizione di San Siro continua: nessuna vittoria in casa contro gli azzurri addirittura dal 2014.
Ora la sosta per chiarirsi le idee, mentre Spalletti dovrà tenere a bada l’entusiasmo incontenibile di una piazza autorizzata a sognare in grande. Con Kvaratskhelia a comandare in attacco: colpaccio estivo da 10,5 milioni di euro dalla Dinamo Batumi, già nel mirino di Paratici ai tempi della Juventus. Ha esordito in prima squadra alla Dinamo Tbilisi a 16 anni, nella lista UEFA dei 50 giovani più promettenti 2019, poi MVP della Russian League e miglior giocatore georgiano del 2020. L’oro di Napoli ha il sorriso di un ragazzo 21enne georgiano.
Articolo modificato 22 Feb 2024 - 16:27