Il calcio, si sa, è un gioco strano. Ogni partita è diversa dalle altre e molto spesso la differenza la fanno i dettagli. Puoi disputare la partita perfetta dal punto di vista dell’attenzione, dell’intensità, delle trame di gioco e non riuscire a trovare la via del gol. L’avversario poi, arriva una sola volta nella tua trequarti e si inventa un gol clamoroso.
Può accadere che le situazioni ti impongano di cambiare approccio alla gara, un infortunio può scombussolare l’intero piano partita, come successo ieri sera al Napoli che è stato costretto a sostituire Politano.
Può accadere che la tua stella non faccia una di quelle partite che resteranno negli annali del calcio, non segni e non fornisca assist, ma fa piccole cose, dettagli, che ti fanno vincere ugualmente la partita.
Questo, è quello che è successo ieri sera a San Siro. In assenza di Victor Osimhen, la stella del Napoli è Khvicha Kvaratskhelia. L’esterno georgiano sta continuando a stupire ed è diventato sempre più una certezza per il Napoli di Luciano Spalletti. La partita di ieri è stata ottima, ma certamente non è la miglior prestazione di sempre in maglia azzurra per il numero 77. Kvaratskhelia, però, solo con la sua presenza ha messo in continua apprensione la difesa rossonera e costretto Bennacer a scalare per aiutare Calabria prima e Dest dopo.
Kvaratskhelia si accende all’improvviso e fa ammonire proprio Calabria e poi anche Kjaer. Questo è un punto estremamente a suo favore, perchè, come abbiamo visto nella giornata di ieri in Udinese-Inter, gli allenatori tendono a sacrificare gli ammoniti per evitare di incappare nel doppio giallo. Anche Pioli lo ha fatto e ha dovuto schierare Dest, debuttante in Serie A, che ha commesso il fallo da rigore proprio su Kvaratskhelia.
Nel calcio, dunque, sono i dettagli a fare la differenza e Kvaratskhelia ci ha fatto già capire che lui è particolarmente attento a queste cose.
Articolo modificato 19 Set 2022 - 15:33