Tenimmoce accussì

Teniamoci così, con anima e cuore.

Questo frame è la foto perfetta di questa squadra, rifondata in un’estate bollente, tra Dimaro, Castel di Sangro e tentati dirottamenti sulla A16.

Se si vince per due anni di seguito in casa del Milan, di questo Milan, non si possono nascondere le aspirazioni ma neanche la bravura di un tecnico capace di mantenere l’identità a prescindere dai singoli, quelli che vanno e quelli che vengono.

Milan Napoli
Napoli’s players celebrate after opening the scoring during the Italian Serie A football match between AC Milan and Napoli on September 18, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Vero anche che non è stato straordinario l’inserimento di Zerbin, in vistosa difficoltà su Theo, rischiando di pagare caro l’infortunio di Politano.

Ma questa squadra sembra avere più vite di quella dello scorso anno, capace di non morire mai anche nei momenti più difficili.

Gli ultimi minuti sono durati anni luce e l’urlo di Kim è quello di un popolo che inizia a rendersi conto di stare assistendo a qualcosa di unico e straordinario.

Tutto questo è accompagnato dalla naturalissima paura, quella che possa finire come l’anno scorso o come succede spesso alla squadre di Spalletti.

Col Mondiale a metà stagione però è un’altra storia, due campionati in uno.

Intanto arrivano 14 giorni per rendersi conto di quanto successo, mettere i piedi per terra ma senza perdere contatto con il cielo, quello che tocca con mano solo la CAPOLISTA.

Tenimmoce accussì, anema e core.

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