Vienet’ a’ piglia’ ‘o perdono, Alex.
Sì, perché Alex Meret merita il perdono di tutti ed è pronto per il riscatto dopo le due annate trascorse all’ombra del Vesuvio.
Passato al Napoli nel 2018 per 25 milioni circa, ha lasciato la Spal con cui aveva fatto intravedere le sue qualità e dimostrandosi una giovane promessa su cui De Laurentiis ha voluto scommettere.
A Napoli ha trovato Carlo Ancelotti e Karnezis come suo vice, il futuro sembrava promettente. Sembrava, appunto: nel primo allenamento con la squadra si fratturò il braccio e si fermò per tutta la prima parte del campionato. La società corse ai ripari e acquistò Ospina, che divenne il titolare. Meret rientrò dall’infortunio ma mancò di continuità nelle prestazioni. A suon di turn-over e prestazioni non convincenti Meret perse fiducia e dimostrò i propri limiti, soffrendo la competizione con il colombiano che intanto dava garanzia ad Ancelotti, Gattuso e Spalletti.
Nello spogliatoio, ormai, aleggiava aria di sfiducia nei confronti di Alex. Persino i leader si erano convinti che non fosse in grado di reggere la pressione che un club del genere ha. È successo, però, che quest’estate è avvenuta una rifondazione. I veterani sono partiti e hanno lasciato il posto a forze fresche, restituendo un’aria limpida ad uno spogliatoio contaminato da rapporti calcistici compromessi. Durante il mercato estivo, Meret e il suo entourage si sono seduti al tavolo e hanno ricevuto una proposta di rinnovo dal Napoli, offerta che ha spiazzato il ragazzo, circondato da voci di mercato che lo vedevano sempre più marginale. L’offerta è stata rispedita al mittente: Meret ha bisogno di certezze progettuali e vuole rimanere con la sicurezza di un ruolo centrale. Il Napoli ha continuato a monitorare la pista Navas, che non ha mollato fino al termine del calciomercato. Un segno del destino?
Si chiude la finestra di mercato con un punto interrogativo enorme: adesso chi sarà il titolare che affiancherà Meret? Il campionato inizia e viene data, finalmente, a Meret la chance che merita. Un ragazzo diventato, ormai, un uomo di 25 anni che inizia a macinare prestazioni di spessore e che trasmettere sempre più sicurezza. Su tutte spiccano le prestazioni contro il Liverpool, al Maradona, e quest’ultima contro il Milan campione in carica, al Meazza.
Oggi il rinnovo è più vicino e Meret si gode la convocazione in nazionale, con la quale sta scalando le gerarchie. Anche questo potrebbe essere un nuovo banco di prova nel quale dovrà dimostrare la maturità che sta acquisendo, non lasciandosi cadere nel baratro della precarietà in vista di un ruolo da vice Donnarumma.
È arrivato, dunque, il momento del perdono, e forse anche delle scuse a un ragazzo che ha sempre rispettato società e compagni e che, probabilmente, aveva solo bisogno di questa famosa continuità che, in fin dei conti, lui ha sempre esplicitamente richiesto. Dovevamo darti retta, Alex, vienet’ a’ piglia’ ‘o perdono.
Articolo modificato 23 Set 2022 - 11:23