Chiariello: “Se ADL costruisce una grande squadra può anche mandarmi a quel paese”

Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, il giornalista Umberto Chiariello, si è soffermato sull’operato del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. In un’estate in cui sono andati via tutti i big, sostituiti da calciatori perlopiù “sconosciuti” (e ora rivelatisi di grande livello), ci sono state critiche eccessive, secondo il giornalista, al patron dei partenopei.

La storia di quest’estate e di questi anni a Napoli è nota: De Laurentiis viene tacciato di essere un pessimo comunicatore dubbi non ce ne sono. Spesso esagera in toni e parole, criticare la pizza napoletana che senso ha? Si infogna in polemiche assurde con i tifosi del Napoli, salvo poi scusarsi in altre interviste. “Vendi e vattene” è stato lo slogan più diffuso degli ultimi tempi, quando invece è stato lui a riportarci nel calcio che conta con dati di fatto oggettivi, ma per il popolo non conta”.

Chiariello
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Chiariello su De Laurentiis: “Se fa una grande squadra può mandarmi a fan***o”

Umberto Chiariello, poi, ha continuato rivolgendo uno sguardo al passato e alle richieste dei tifosi della scorsa estate di mercato.

Da tifoso napoletano mi sento molto più offeso da Moxedano, Corbelli, Ferlaino. Se De Laurentiis mi manda a fan**lo e mi regala una squadra da sogno, me ne frego. Se quest’estate voleva seguire il popolo, avrebbe tenuto Mertens, ma il progetto prevedeva una ripartenza investendo 35 milioni per Raspad’oro che rappresenta una grande pedina del calcio italiano. Non ci si può sentire offesi da un presidente che ci regala campioni e ci fa arrivare in alto. L’ho criticato e continuerò a farlo su comunicazione e settore giovanile, ma non posso tenere conto di quanto ha fatto perché è uno dei pochi che sa fare calcio insieme a Pozzo e Percassi. Altro che bancarella del torrone, quella l’avete nel cervello e non vi aiuta“.

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