Il fiuto verso gli allenatori bravi e funzionali è sempre stata una caratteristica del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, dagli albori della sua società nel 2004, fino ai giorni nostri. Durante la sua epopea, infatti, tutti gli allenatori che si sono seduti sulla panchina azzurra hanno, bene o male, lasciato qualcosa al club e ricordi positivi ai tifosi.
Le scelte che si sono rivelate più azzeccate sono sicuramente Mazzarri e Sarri, con Benitez che ha internazionalizzato il club e ora con Spalletti che sta dando nuova linfa vitale all’ambiente.
Forse l’unico vera “delusione” che il Napoli ha avuto in panchina, anche per via delle grosse aspettative che si portava dietro, è stato sicuramente il re delle Champions Carlo Ancelotti. Al suo arrivo fece dimenticare in un batter d’occhio l’addio di Sarri, poi però le cose si complicarono drasticamente un anno e mezzo dopo tanto da costringere il presidente ad esonerarlo. Ora, Ancelotti allena il Real Madrid, dove sta trovando una seconda vita da tecnico e sta ottenendo risultati incredibili.
L’ex Milan ai microfoni di Rai Sport si è soffermato sul momento di forma del Napoli di Spalletti: “Il Napoli ha preso giocatori di ottimo livello, rinfrescando l’aria. È difficile prevedere oggi cosa possa fare, di certo i nuovi arrivati hanno reso la squadra imprevedibile.
Kvaratskhelia? È stato una sorpresa solo per chi non lo conosceva, lo seguivamo già quando io ero a Napoli. È un giocatore speciale“.