A “Si Gonfia la Rete”, programma radiofonico su Radio CRC, è intervenuto Fulvio Marrucco, agente intermediario di Kim Min-Jae. Ecco quanto evidenziato:
Kim?
“Lo proposi tempo fa, ma poi non si intraprese nessuna trattativa. Era il momento in cui tanti calciatori volevano andare via dalla Cina perché gli stipendi erano stati ridotti, quindi parecchi giocatori avrebbero gradito trasferirsi. Tra questi c’era anche Kim che ho proposto al Napoli, ma all’epoca il Napoli era sufficientemente organizzato sulla retroguardia. In questo momento credo che al di là di tutto ciò di cui si discute in questo periodo meraviglioso, il punto chiave è il contratto di Cristiano Giuntoli”.
Il sud-coreano, dunque, è stato già vicino al Napoli in passato, anche quando in azzurro c’era Kalidou Koulibaly, oggi sostituito dallo stesso ex Fenerbahce.
Kim o Bremer?
“Visto il Kim di oggi, l’affare probabilmente lo ha fatto il Napoli. Però, ogni calciatore ha una storia diversa. Se al fianco di Bremer ci fosse stato ancora De Ligt, probabilmente parleremmo di una storia diversa. Non possiamo fare un discorso di singoli, ma di squadra. La Juventus probabilmente ad oggi non è ancora una squadra, ma è un problema che a noi riguarda relativamente”.
La Champions League?
“Il Napoli sta avendo un rendimento incredibile. Il Napoli quest’anno è una squadra, se un compagno cade, c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarlo a rialzarsi, oppure un giocatore che subisce un brutto fallo e gli altri protestano. C’è un’aria particolare che si respira nello spogliatoio ed è un’aria buona”.
L’ammutinamento?
“Ormai erano rimasti 3/4 giocatori di quel periodo. Io credo che sia qualcosa di diverso perché Spalletti ha preso in pieno il comando di questa squadra. L’impatto con questi senatori da parte di Spalletti probabilmente è stato parziale lo scorso anno, mentre quest’anno se li sta creando lui dei nuovi senatori. Pensavo fosse un bene questa sospensione per il Mondiale, ma a noi sarebbe convenuto continuare su quest’onda. Il campionato è quello che interessa di più ai tifosi napoletani per fatti storici e sociali. La cattiveria con cui è entrato Simeone sta piacendo a tutti i tifosi del Napoli. Il passaggio di Kvaratskhelia sul gol di Lozano è uno dei tanti segnali. Noi siamo tutti in religioso silenzio perché siamo pronti a subire qualche delusione, pertanto nella felicità dei risultati stiamo reagendo molto bene anche andando allo stadio e facendo il pienone. Forse la maturità del Napoli quest’anno è superiore e c’è una varietà in avanti che forse non si è mai vista. Oggi probabilmente se fossi un buon giocatore preferirei entrare al 60º perché un giocatore importante ti fa la differenza”.