La Champions League è arrivata al giro di boa: domani il Napoli affronterà nuovamente l’Ajax per il quarto turno del Girone A. Agli azzurri, a 9 punti e primi in solitaria nel gruppo, basterebbe un pareggio per il passaggio aritmetico agli ottavi di finale e poi solo contro i Rangers potrebbero confermare il primo posto in caso di risultati favorevoli nelle altre partite.
Alla vigilia di Napoli-Ajax, Luciano Spalletti ha presentato la sfida dalla pancia del ‘Diego Armando Maradona’ insieme a Giacomo Raspadori.
Ritmi inferiori contro la Cremonese? “Forse in alcuni momenti il ritmo è stato più basso di quello a cui ci siamo abituati nelle ultime partite. Non so se era stanchezza o se era la caratteristica di come hanno giocato gli avversari e la loro volontà di crearci problemi. Come avevo detto prima della gara avevo visto allenarsi benissimo i miei e li ho visti allenare benissimo anche oggi. Sono fiducioso sul fatto che riusciremo a tenere i nostri ritmi anche domani”.
Primo posto o qualificazione? “Domani ci giochiamo la qualificazione al ‘Maradona’ con lo stadio pieno. Sappiamo come reagiranno loro dopo il risultato della scorsa settimana. Noi dobbiamo interpretare come se fosse una finale, visto quello che può succedere e dobbiamo metterci l’atteggiamento carico di voglia e di fame che si mette nelle finali. Senza fare calcoli perché non sappiamo ancora se siamo bravi a fare calcoli”.
Osimhen? “Averlo a disposizione è un punto di forza perché è un calciatore top”.
Infortunio Rrahmani evitabile con prevenzione giusta? “Questo discorso non è accostabile a Rrahmani perché ha subìto una strana torsione in quell’azione. Sono cose che possono succedere a tutti. Perdita importante per noi ma per il resto si sono allenati tutti molto bene. Abbiamo carte e possibilità giuste e importanti da giocarci”.
Europa diversa dall’Italia? “L’Europa ha dei ritmi diversi in ogni partita. Quando è venuto fuori questo girone si pensava a tantissime difficoltà perché sono 3 club che hanno determinato la qualità della Champions League, giocandoci sempre. Dobbiamo giocare su livelli europei e ciò vuol dire andare a vedere cose che non sono ancora nostre. Bisogna avere una prospettiva su dove andare per migliorare. Bisogna alimentare la voglia e la qualità della ricerca delle cose migliori”.
Il Napoli ha battuto l’Ajax con il gioco dell’Ajax: come l’ha preparata? “In realtà siamo andati in svantaggio e in difficoltà perché non siamo stati pronti per il loro sprint. E lì, forse, abbiamo avuto la reazione dei campioncini, arrivando a capire che serviva qualcosa in più. Sappiamo che a volte le partite prendono una forma differente da sempre e saremo ben attenti a cominciare la gara nel modo migliore possibile”.
Psicologicamente come si tiene questo ritmo? “Ogni tanto si fa come a scuola, come quando arrivano i genitori. Si affronta in maniera semplice, si affrontano le cose naturali. Mi metto nei panni di un nostro avversario e la reazione avviene in maniera naturale. Se allenassi l’Ajax ho chiaro cosa avrei da dire, gli ho anche fatto la simulazione. E sappiamo che gli avversari ci metteranno qualcosa in più. A noi può fare l’effetto appagamento e a loro quello di rivalsa“.
Quali possono essere le difficoltà del Napoli? “Noi abbiamo fatto dei risultati e sappiamo quello che è stato il comportamento per arrivare a questi risultati. Dobbiamo fare di tutto per metterci sempre qualcosa in più e dare continuità. Io, per caratteristiche, non sono negativo. Proveremo ad evitare le cose che ci possono andare di traverso e siamo fiduciosi della forza che abbiamo”.
Formazione? “Sarà difficile non fare diversamente con tutte queste partite ravvicinate. Qualcosa cambierà ma non dirò chi, perché sarebbe poco rispettoso nei confronti della squadra. Possiamo fare un gruppo WhatsApp, così dico la formazione ai ragazzi e poi la mando subito a voi. Vi posso dire chi saranno i prossimi due a parlare in conferenza: Simeone e Mario Rui perché se lo meritano”.
Osimhen già risintonizzato? “Quando l’ho tolto dal campo non ho mai visto cattive reazioni. Quando l’anno scorso entrava dalla panchina è sempre stato molto positivo e sempre molto concentrato ai risultati della squadra e dei compagni. Osi deve diventare un altro leader di questa squadra e per come si allena e per come si confronta con i nuovi, è dentro il ruolo e dentro al personaggio. In attacco abbiamo 3 calciatori con caratteristiche differenti e possiamo sempre metterci ciò che desideriamo”.
Articolo modificato 12 Ott 2022 - 12:23