Giovanni Simeone è diventato l’uomo simbolo del Napoli di Luciano Spalletti in questo inizio di stagione. Il bomber argentino è arrivato in azzurro la scorsa estate per sostituire il partente Andrea Petagna e su di lui le aspettative erano molto alte. 17 gol nell’ultima stagione di Serie A, con la maglia del Verona, non sono da tutti. E anche in azzurro sta confermando la sua voglia di gol e la sua capacità di risolvere la partite.
Entra e segna: è il diktat di Giovanni Simeone e lo ha capit anche Luciano Spalletti che sa di poter sfruttare la “garra” del Cholito quando la partita sta andando in strettoie buie. L’intuizione di portarlo a Napoli è partita, ovviamente, da Cristiano Giuntoli che ha lavorato a lungo per mettere insieme tutte le part per il fatidico sì.
Simeone poteva essere del Napoli già a gennaio
Il Corriere dello Sport, in edizione odierna, svela un retrosecena molto importante: Giuntoli aveva attenzionato El Cholito Simeone già nel mese di gennaio ma poi non si era concretizzata nessuna trattativa. E magari con l’innesto dell’argentino la scorsa stagione, si poteva sognare qualcosa in più.
“Giovanni Simeone era nella lista di Cristiano Giuntoli da gennaio scorso, e poi a febbraio sono cominciate le perlustrazioni. Ma a giugno, dopo averne parlato, il rischio che saltasse è diventato un’ombra dalla quale staccarsi. Due milioni e mezzo per il prestito oneroso, poi si vedrà se con i suoi gol il Napoli andrà in Champions e quindi scatterà l’obbligo di versarne altri 12,5 per riscattarlo”