C’era un tempo in cui il Napoli ha fatto innamorare l’Europa. Erano gli anni di Maurizio Sarri, degli scudetti persi nonostante i 91 punti conquistati e di una catena sinistra che faceva paura a tutti. Ghoulam, Hamsik e Insigne hanno segnato un’era fatta di triangoli, sovrapposizioni e meccanismi perfettamente lubrificati.
Quei tre erano uno spettacolo per gli occhi, capaci di scardinare l’intera difesa avversaria con una serie combinazioni che avrebbero mandato in confusione chiunque. Da quel momento, ne è passata di acqua sotto i ponti, con il Napoli che ha attraversato momenti complicati, mancate qualificazioni in Champions League e, probabilmente, anche l’estate più difficile della gestione De Laurentiis.
Come un tuffo nel passato
Ma ora, come d’incanto, sembra di essere tornati a cinque anni fa. Il Napoli ha cambiato la propria pelle, ma l’attrazione magnetica che genera sulla fascia sinistra pare quella dei tempi migliori. Il primo tempo di ieri sera è stato un tuffo nel passato per i tifosi azzurri. I nuovi “proprietari” hanno volti e nomi diversi, ma hanno offerto lo stesso spettacolo che a Fuorigrotta è andato in replica per intere stagioni. Olivera, Zielinski e uno scatenato Kvaratskhelia hanno dato vita a qualcosa di straordinario. L’azione che ha portato al gol di Raspadori è pura poesia, da mostrare nelle scuole calcio. Per i tifosi partenopei, tornare a vedere una catena di sinistra che funziona, rallegra il cuore e la mente perchè Ghoulam, Hamsik e Insigne, in fondo, non se ne sono mai andati.
Ad ottobre è sicuramente troppo presto per parlare di Scudetto, ma la qualità di gioco espressa su quella fascia può essere un fattore determinante nel corso dell’intera stagione e può spingere gli azzurri verso traguardi che nessuno immaginava solo poche settimane fa. Per ora il Napoli vola: primo in Serie A e qualificazione agli ottavi di Champions con due giornate d’anticipo.
La fascia sinistra si tinge nuovamente d’azzurro e rievoca ricordi che sembravano sbiaditi nella memoria dei tifosi e ora non resta che fermarsi ad osservare come si fa con i paesaggi mozzafiato la nuova meraviglia che offre il Napoli.