Spalletti in conferenza: “Senza Raspadori e Simeone non sarebbe successo”

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato nella consueta conferenza stampa in vista della gara in programma domani contro il Bologna di Thiago Motta. Il tecnico azzurro ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa presentando così il match del Maradona.

Non ci saranno Rrhamani e Anguissa fermi ai box dopo gli infortuni rimediati rispettivamente contro Cremonese e Ajax.

Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Luciano Spalletti in conferenza stampa:

“La gestione è abbastanza facile, si va in campo in undici ma le rose vengono fatte da ventiquattro, venticinque calciatori. Se non avessimo avuto Raspadori e Simeone in questo periodo in cui è mancato Osimhen sarebbe stato duro portare a casa tutti questi risultati!”

(Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Insidie contro il Bologna? Ogni partita è un viaggio verso l’ignoto. Anche se sembra faticoso bisogna sempre prendere il pallone e riportarlo in cima al campo ogni volta. Se non succede ogni volta significa che non sei stato nulla

“Ostigard è uno dei calciatori più forti che io abbia mai allenato di testa sulla palla lanciata. Jesus era più adatto nella sfida contro l’Ajax. Domani tutto dipenderà dalla partita che verrà fuori, sia Juan Jesus che Ostigard sono due ottime risorse”

“In questo momento Zanoli non può fare il Di Lorenzo, in mezzo invece ci serve un po’ di forza e Ndombele ha queste caratteristiche qui, basta

“Kim quando è arrivato l’ho preso in allenamento e gli avevo chiesto della sua posizione, era preoccupato perché doveva giocare centro-sinistra (ride). Aveva paura di non soddisfare le richieste perché aveva sempre giocato sul lato destro. Vero che ha perso quella palla che poi ha portato alla parata di Meret contro l’Ajax. Quando ho detto a Kim che avrebbe giocato a destra ha pensato ‘finalmente'”.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

“Demme? Sta benissimo”.

“Si può giocare meglio di così? Sì, alcune cose si sono sbagliate in alcune partite. Se si pensa che non si possa giocar meglio probabilmente siamo travolti dall’euforia. Abbiamo ottenuto grandi risultati fino ad oggi ma poi se si analizza bene, soprattutto in campionato, sono tutte lì a pochi punti”.

“Quello che si sognava da inizio anno era rivedere lo stadio pieno e festante come l’altra sera. Ti fa piacere questa cosa perché vedi che il tuo lavoro per dare gioia a tutti quelli che amano il Napoli è stato realizzato. Devi essere bravo a vincere e dare emozioni sempre più forti

Euforia Osimhen? “Era stato detto, come altre volte, chi batteva il rigore e Kvara era quello indicato. Osimhen gli avrà chiesto se se la sentiva, perché in una squadra si fa così. Voleva essere presente. Stamani gli ho chiesto perché si è tolto la maglia e non mi ha saputo rispondere. Secondo me da oggi in poi i nostri non lo fanno più. Staremo a vedere”.

“Qualità più importante del Napoli? “Quello che mi sembra più importante è la voglia di contagiarsi dalla forza dei compagni. Di mettere delle rincorse per aiutare la linea difensiva perché gli altri ci attaccano. Ho visto delle cose bellissime nelle ultime partite. Sarebbe bello sentirsi in quella roba lì senza poterne fare a meno. Dà forza alla squadra

“Kroll? Quando c’era spazio lui già faceva quello che si fa ora, i lanci da bandierina a bandierina per mettere l’attaccante in condizione di far gol. Non deve dirci niente per trasferirci delle emozioni”

“Zielinski, come dicono tutti, ha le caratteristiche per essere un giocatore top. Quest’anno sta riuscendo a fare le partite e non subirle. Quando c’è la disponibilità e la mancanza di presunzione è facile andare a ritrovare il meglio delle potenzialità di qualcuno. Il vero problema è quando c’è qualcuno che gioca partite sotto livello e ti guarda come salvatore della patria“.

“Il mio carattere è un carattere normalissimo, io mi trovo a mio agio perfettamente (ride ndr). L’atteggiamento è una cosa diversa, tutto dipende da quello che mi dici e che mi fai. Nell’ultima partita mi è dispiaciuto non far giocare Simeone, si meritava di essere in campo per quello che sta facendo e per l’entusiasmo che ci sta mettendo. Secondo me si vincono anche più partite con quella mentalità lì”.

Quella con il Bologna sarà una partita che avrà le sue complicazioni, c’è da portare la palla in cima e cercare di portarla. Oggi l’allenamento è stato bello, le gambe stanno bene, hanno recuperato. C’è voglia di rifare ogni volta le stesse cose. Ci saranno partite in cui si giocherà con due attaccanti o con il sottopunta, abbiamo varietà e forza”.

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