Al termine del match vinto per 3-2 contro il Bologna, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, radio ufficiale del club azzurro. Il tecnico toscano ha parlato della partita appena conclusa ed ha raccontato un retroscena che coinvolge lo stesso allenatore e Victor Osimhen. Queste le parole del tecnico:
“Abbiamo dimostrato di vincere con un po’ di stanchezza e un po’ di ritmi super alti, perché anche quando c’era la possibilità di abbassarli un po’ e di tenere palla hanno voluto attaccare e fare gol. Hanno scelto di volerla chiudere la partita sempre, se non ci riesci e non fai gol diventa una gara frenetica con continui ribaltamenti. Non abbiamo mai accettato l’inerzia della partita, siamo sempre andati forte. Quando c’è stato il momento che non potevamo andare ce l’hanno ricordato i nostri tifosi, perché sanno come giocare al calcio al Maradona.“
Spalletti sulle vittorie in campionato: “Mantenere questa mentalità qui è la cosa importante, poi sono numeri altrettanto importantissimi. Loro hanno accettato di giocare questo calcio, per cui sono cose che ci possono stare.“
Cosa ha detto ad Osimhen nell’intervallo?: “O sei uno per giocare a questi livelli con la maglia del Napoli, uno motivato, o non sei di questo livello. Sei o motivato o mediocre, devi scegliere tu. Osimhen ha fatto una buona partita, ma deve crescere ancora di condizione. Non gli vedo ancora montare addosso a due-tre difensori non glielo vedo ancora fare, questo toglie corsa a tutta la squadra e ci fa riconquistare palla più indietro.
Guardo la classifica? Per me guardarla o no è uguale, ditemelo voi cosa devo fare. Quello che diventa fondamentale è sviluppare bene il prossimo allenamento e prepararsi bene come hanno fatto anche questa settimana. Con la settimana a disposizione per la Roma si rifarà un buon allenamento a livello complessivo di squadra. Ci sarà la possibilità di allenare la forza, la potenza aerobica, la velocità, di fare il gruppo squadra che sviluppa delle situazioni di gioco vere dentro il campo senza spezzettarlo in quelli che hanno giocato e non”.
Antonio Cacciapuoti
Articolo modificato 16 Ott 2022 - 23:00