C’era moltissima attesa per la prima gara da titolare di Jorge Alastuey, il talento ex Barcellona acquistato dal Napoli e aggregato alla formazione Primavera. Centrocampista centrale, classico regista dal piede buono. E che piede, il mancino: il piede dei campioni, almeno così raccontano le leggende legate al calcio.
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Ebbene Alastuey, impiegato oggi da titolare da mister Nicolò Frustalupi nel match contro la Salernitana, valida per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia Primavera, ha subito rubato la scena. Gioco al massimo con due tocchi, rubargli il pallone è stato pressoché impossibile per i calciatori granata, verticalizzazioni e imbucate trovando sempre la soluzione giusta, anche facendo passare il pallone in spazi ristretti.
Insomma, l’impressione che si è avuta fin dai primi tocchi del pallone è che in campo ci fosse un professore in mezzo a tanti studenti. Eppure Jorge è solo un classe 2003, fuoriquota di un solo anno rispetto alla categoria Primavera. Ma la differenza è stata netta. Si è tolto anche la soddisfazione di bagnare con la rete l’esordio da titolare, gara poi stravinta dagli azzurrini per 4-1.
Regista abile anche in posizione più avanzata, come trequartista. Lanci lunghi o passaggi filtranti poco è cambiato, con il mancino ha fatto davvero quello che ha voluto. Anche i calci piazzati sono subito diventati di sua prerogativa, tutti battuti con una certa efficienza e pericolosità. Da migliorare c’è ancora l’aspetto fisico. Parliamo di un calciatore che aveva giocato a maggio la sua ultima gara da titolare e fin qui con gli azzurrini ha giocato soltanto due spezzoni di partita. Lo stesso mister Frustalupi ha tenuto a sottolineare come non si sia ancora visto il miglior Alastuey.
Ad impressionare, però, è stata soprattutto la personalità con la quale si è subito caricato la squadra sulle spalle e con il quale arretrava davanti alla difesa per farsi dare il pallone. E che avesse un certo spessore caratteriale compagni e staff tecnico l’avevano capito fin dal primo momento che l’hanno conosciuto.
Al primo allenamento in maglia azzurra – da quanto appreso da SpazioNapoli – Alastuey pare si sia presentato con un gioco di prestigio che però racconta le qualità del calciatore. Pare abbia detto: “Colpirò prima il palo, poi la traversa e poi l’altro palo con tre tiri da fuori area“. Detto fatto: prima il palo, poi la traversa e poi l’altro palo.
Un plauso per il suo acquisto va fatto anche alla dirigenza partenopea, dal direttore Antimo Grillo e tutto il suo staff, il responsabile Gianluca Grava e i soliti Giuntoli e De Laurentiis, che devono comunque confermare ogni nuovo arrivo.
Le prime impressioni sono state eccellenti, ma vanno comunque attese gare più complicate per dare un giudizio complessivo sulle abilità del canterano (a proposito, ci viene da chiederci: se un giocatori così il Barcellona l’ha svincolato, chissà come saranno gli altri che sono rimasti…, ndr).
Tecnica sopraffina quella di Jorge Alastuey, da mettere subito a disposizione del Napoli Primavera di Nicolò Frustalupi. E, chissà, forse in futuro anche della prima squadra e di Luciano Spalletti.
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Pasquale Giacometti
Articolo modificato 19 Ott 2022 - 23:18