Il Manchester United di Erik ten Hag pare aver ingranato la marcia giusta: cinque risultati utili consecutivi tra Champions e Premier League, e quinto posto in classifica, dopo un inizio di stagione difficoltoso. Ne è la dimostrazione la vittoria per 2-0 ottenuta contro il Tottenham di Antonio Conte durante l’ultima giornata di campionato.
Chi invece non è ancora entrato a pieno nei meccanismi della squadra è, senz’alcun dubbio, Cristiano Ronaldo: il campione portoghese non ha iniziato al meglio la stagione, e anche in occasione della sfida contro gli Spurs è stato messi fuori dall’undici iniziale, rendendosi poi protagonista di un episodio spiacevole.
Il portoghese ha lasciato il campo, rientrando negli spogliatoi prima del fischio finale e, secondo quanto riferito dal Daily Mail, si sarebbe rifiutato anche di rientrare.
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I Red Devils hanno chiarito la situazione con un comunicato, annunciando che il portoghese è stato messo fuori rosa e non farà parte della rosa che affronterà il Chelsea questo sabato.
Un provvedimento duro preso dallo United, ulteriore segnale che, con ogni probabilità, Ronaldo potrebbe lasciare lo United a gennaio, in cerca di un team che possa rimetterlo al centro di un progetto vincente e, soprattutto, da protagonista.
In realtà, l’ex Real Madrid e Juventus ha sfiorato l’addio già nella scorsa estate, quando è stato accostato con forza al Napoli. Si è parlato con insistenza, infatti, di un ipotetico scambio tra il Napoli e il club inglese dei cartellini di Ronaldo e di Victor Osimhen, con un conguaglio in favore della società azzurra pari a 100 milioni di euro.
Alla fine, il tentativo dell’agente Jorge Mendes si è rivelato fino a se stesso, con CR7 e lo United che restano ancora oggi separati sotto lo stesso tetto.
Il numero 7 dei Red Devils ha rotto il silenzio sui social, palesando dunque quello che è il suo punto di vista in questa situazione così complessa con il Manchester United. Di seguito, quanto scritto dall’asso portoghese:
“Come ho sempre fatto in tutta la mia carriera, cerco di giocare con rispetto verso i miei colleghi, i miei avversari e i miei allenatori. Questo non è cambiato. non sono cambiato. Sono la stessa persona e lo stesso professionista che sono stato negli ultimi venti anni, e il rispetto ha sempre giocato un ruolo molto importante nella mia carriera.
Ho iniziato molto giovane: gli esempi di giocatori più esperti sono stati sempre molto importanti per me. Per questo, in seguito, ho sempre cercato di essere io stesso l’esempio per i giovani che sono cresciuti in tutte le squadre in cui sono stato. Sfortunatamente, non è sempre possibile e a volte la tensione del momento prende il sopravvento.
In questo momento, sento solo di dover continuare a lavorare sodo e supportare i miei compagni di squadra. Cedere alla pressione non è un’opzione, non lo è mai stato. Questo è il Manchester United e uniti dobbiamo resistere. Presto saremo di nuovo insieme”.
Giuseppe Esposito
Articolo modificato 20 Ott 2022 - 22:15