Continua il momento negativo in casa Juventus. Dopo gli scarsi risultati annuali, culminati con l’eliminazione ai gironi di Champions, tornano ad incombere i guai giudiziari sui bianconeri.
La procura di Torino ha infatti chiuso le indagini sulle finanze della Juve, con gli indagati del caso da parte degli inquirenti che sono divenuti addirittura sedici.
Questo post in breve
Argomento centrale dell’indagine, il bilancio bianconero alterato in più modi. La procura parla dapprima di 115 milioni di plusvalenze fittizie grazie a ventuno scambi in tre anni, poi apre al caso stipendi.
Pare infatti che la dirigenza bianconera abbia sfruttato l’incombere del Covid per risanare il proprio bilancio, grazie a degli accordi segreti stabiliti in privato con 16 calciatori.
In questa dimensione rientra la “carta Ronaldo” che secondo alcune intercettazioni “non si doveva trovare” e riguarda gli accordi stipulati con il calciatore, ma non iscritti a bilancio. Secondo questa carta, la Juventus avrebbe dovuto versare 19,9 milioni di euro al fuoriclasse portoghese anche in caso di addio.
Secondo quanto emerso dai documenti sequestrati, i patti stretti con i calciatori sono ben diversi da quelli presentati in Lega. Inizialmente, causa Covid, si era infatti pattuito con i calciatori in questione di rinunciare a quattro mensilità. Queste ultime si sono poi trasformate in una singola mensilità rinunciata, con effetti positivi di 90 milioni a bilancio e con promessa di restituzione in futuro.
Pare inoltre che la Juventus avesse intenzione di restituire il debito attraverso un premio fedeltà per chi rimaneva, mutato invece in incentivo in caso di partenza.
La difesa juventina, affidata agli avvocati Maurizio Bellacosa e Davide Sangiorgio, parla di modifiche agli stipendi attuate nella norma anche se è ormai bufera sulla compagine di Torino.
I rischi non sono ancora certi, ma si vocifera addirittura di una possibile sanzione sportiva, ancora non quantificata. Erano state richieste addirittura misure cautelari nei confronti della dirigenza bianconera, nella figura di Andrea Agnelli e non solo, respinte però al mittente dal gip.
Mario Reccia
Articolo modificato 26 Ott 2022 - 10:57