Una nuova inchiesta della FIGC sulle plusvalenze fittizie e i falsi in bilancio della Juve potrebbe essere aperta a breve. Mesi fa si era chiusa con l’archiviazione, ma quello che sta emergendo con le conversazioni tra dirigenti registrate a Torino, può cambiare tutto.
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Inchiesta plusvalenze fittizie, cosa rischia la Juventus
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Repubblica, un nuovo processo sportivo potrebbe portare a multe, penalizzazione, o all’esclusione dal campionato.
La procura torinese ritiene di aver scovato scritture private che prevedessero, dopo le rinunce dei calciatori a parte dei loro stipendi, il ritorno di quei soldi agli atleti stessi. Non solo come premi fedeltà legati alla permanenza, ma garantiti incondizionatamente da accordi “non depositati in Lega”.
Caso Ronaldo e “la carta che deve rimanere segreta”
C’è poi il problema relativo al contratto di Cristiano Ronaldo e alla famosa “carta che deve rimanere segreta“. E che potrebbe valere una sanzione fino a 60 milioni di euro.
Un accordo non depositato può portare a sanzioni serie. Se la società pattuisce con i propri tesserati o corrisponde loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali, è punita. Quali sono le sanzioni? Un’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto oltre a uno o più punti di penalizzazione.
Se davvero – come ritengono gli inquirenti – esistesse con Ronaldo una scrittura “occulta” da 19,975 milioni, la Juve potrebbe rischiare una multa da 20 a 60 milioni di euro.