Il Napoli ha perso solo ad Anfield contro il Liverpool di Jurgen Klopp, poi è imbattuto in Serie A e ha vinto 5 partite di Champions League. Da ogni dove si legge e si sente che il Napoli è imbattibile, che è difficile trovare misure per fermare i ragazzi di Spalletti e che non c’è quasi mai partita.
Eppure gli azzurri in Serie A si sono già fermati due volte, con due pareggi, contro Fiorentina e Lecce. Era calcio d’agosto, il Napoli non era ancora rodato come oggi e in due partite di fila non riuscì a portarsi a casa il bottino pieno.
Domani sera al Gewiss Stadium si giocherà una partita d’altissima quota tra Atalanta e Napoli. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, ha analizzato la squadra di Spalletti e svelato la ricetta per fermarlo.
“Italiano in pressing, Baroni negli spazi e Klopp con pazienza. Ma è stata dura fermare il Napoli. Le uniche tre sfide non vinte dai campani hanno avuto una storia diversa. E gli azzurri avrebbero comunque potuto imporsi. Italiano oppose il suo 4-3-3 a quello di Spalletti e la Viola si presentò con un vestito molto offensivo: le due mezzali erano Bonaventura e Barak, appena arrivato a Firenze. La chiave fu la grande prova di Amrabat che si sdoppiò nelle vesti di regista e di mediano, correndo dappertutto e aiutando anche su Kvaratskhelia. Il Napoli soffrì l’aggressività della Fiorentina e tirò nello specchio appena due volte. La squadra di Italiano fu brava a chiudere gli spazi raddoppiando quando era possibile, ma soprattutto chiudendo le linee di passaggio e rallentando così la costruzione degli azzurri“.
Articolo modificato 4 Nov 2022 - 09:16