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Retroscena su Kim: “Proposto al Napoli già 5 anni fa, vi spiego perché non lo presero”

Una delle sorprese del Napoli, ma in generale di tutta la Serie A è senza dubbio Kim Min-jae. Il centrale coreano ha chiuso la prima parte di stagione da protagonista assoluto. Grazie alle sue performance e alla sua continuità è riuscito da subito a diventare un pilastro della difesa di Luciano Spalletti.

L’ex Fenerbahce però non è una vera e propria scoperta di Giuntoli, infatti ai microfoni di CRC nel corso della trasmissione Si gonfia la rete, intervistato da Raffaele Auriemma, è intervenuto Massimiliano Maddaloni. Quest’ultimo cinque anni fa segnalò già Kim che militava nel campionato cinese. Ecco le sue dichiarazioni:

Kim Min Jae Napoli (Getty Images)

Napoli, retroscena Kim: “Lo segnalai io cinque anni fa”

“5 anni fa ho segnalato Kim a Giuntoli. lo ero in Cina e giravo per i campi e nel guardare i giocatori mi sono innamorato di questo difensore centrale.
Successivamente giocammo contro la Corea del Sud e ci fece anche gol Kim. Lo segnalai a Giuntoli e dopo dieci giorni mi chiamò dicendo che non avrebbe potuto prenderlo perché extracomunitario. In estate mi ha telefonato e detto di aver venduto Koulibaly, pertanto voleva prendere Kim. Mi ha chiesto informazioni e gli ho detto che aveva una mentalità incredibile questo calciatore. Lui mi rispose che lo avrebbe preso.

I giocatori che ora stanno venendo fuori sono tutte scelte giuste di Giuntoli che si sta dimostrando il migliore dirigente sportivo in Italia. I giocatori coreani e quelli giapponesi si adattano molto più facilmente ai top campionati europei, basti vedere che ce ne sono tanti. Giuntoli vide in Kim del talento. Ed infatti si sta guadagnando giorno dopo giorno la stima di tutti. Lo stesso Spalletti attribuisce a Kim delle qualità che sono introvabili.
Ha struttura, ma è veloce, sa marcare, sa adattarsi ai due ruoli di centrale di difesa. È un giocatore che ha grosse capacità e personalità nella gestione del pallone. Credo che lui sia un leader fattivo rispetto a Koulibaly e Albiol. E un leader che sul campo per prestazioni diventa leader nei confronti dei compagni che lo cercano spesso. Riesce a giocare anche di prima certe palle che vengono giocate in scarico dai centrocampisti.

È un giocatore che difficilmente sbaglia, avere un centrale come lui che ha la capacità
di giocare il pallone e commettere pochi errori non è una cosa comune. Napoli ha un’identità ben precisa di squadra, anche con le assenze è una macchina quasi perfetta e tutti quelli che giocano fanno la propria parte. La Corea del Sud è una squadra difficilissima da affrontare”

Lorenzo Golino

Articolo modificato 15 Nov 2022 - 22:52

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Scritto da
redazione