Il Mondiale in Qatar è iniziato da pochi giorni e ha portato con sé diverse novità, tecnologiche e non. L’introduzione da subito del fuorigioco semi-automatico, infatti, non è l’unico cambiamento. Da subito Pierluigi Collina, membro apicale dell’IFAB, ha chiarito che gli arbitri dovranno spingere su un recupero corposo durante la Coppa del Mondo, al fine di guadagnare in spettacolo e gioco attivo.
Sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport è emersa la volontà dell’IFAB – Consiglio della Federcalcio Internazionale – di applicare questo metro di giudizio anche in altre manifestazioni, tra cui anche la Serie A.
Questo post in breve
Una possibile rivoluzione che cambia la Serie A
“Qatar 2022 diverrà linea-guida anche per la Serie A? L’impressione è che sì, sarà così, e cioè che dal giorno della ripresa (4 gennaio) si potrà vedere sui nostri campi quel che sta accadendo al Mondiale. Quindi: tempi addizionali che sfiorano – o superano – i 10′, dilatazioni ‘XL’ che annullano i tempi persi per svariati motivi”.
La linea guida di Collina in Qatar
“Collina tre giorni fa era stato chiaro sui tempi di recupero da adottare a Qatar ’22: ‘Quello che vogliamo evitare è che una partita duri 42, 43, 44, 45 minuti di gioco attivo. Questo è inaccettabile. […] Oggi quello che viene accettato come tempo effettivo di gioco buono è intorno all’ora di gioco, sui 60 minuti”.