Il Gruppo H era uno dei gruppi più interessanti di questo Mondiale in Qatar per i supporters azzurri vista la presenza di due calciatori del Napoli come Mathias Olivera e Kim Min Jae a difendere i colori, rispettivamente, dell’Uruguay e della Corea del Sud.
Fra i due, ha avuto la meglio il coreano: dopo lo 0-0 nell’incrocio nel primo match, a passare il turno è la stata la Corea del Sud grazie ai gol segnati dopo l’arrivo a pari punti con la formazione uruguagia a parità di differenza reti.
Questo post in breve
Cavani furioso dopo Ghana-Uruguay: l’accaduto
A far discutere tutti, però, è stata la sfuriata di alcuni calciatori dell’Uruguay al termine del match che ha sancito la loro eliminazione contro il Ghana per protestare contro alcune decisioni dell’arbitro tedesco Siebert. In particolare, alcuni esponenti della Celeste hanno contestato la mancata assegnazione di due calci di rigore: il primo su Darwin Nunez, visto anche al VAR con on field review ma non concesso dal direttore di gara, il secondo su Cavani, non assegnato e nemmeno rivisto dall’arbitro.
È stato proprio Edinson Cavani, ex Napoli ancora amatissimo dai tifosi azzurri, a fare il gesto più discusso, venendo ripreso mentre buttava a terra il monitor del VAR con un secco pugno mentre riprendeva la via degli spogliatoi.
Cavani rischia grosso: pugno di ferro per lui?
Adesso, però, il pugno di ferro nei confronti del Matador diventa molto probabile: è elevatissimo il rischio di una lunga squalifica per lui infatti dopo i fatti di ieri. Lo stesso vale anche per il compagno Josè Maria Gimenez, autore di proteste vibranti contro l’arbitro.
Tale squalifica sarebbe però valida solo per le gare in nazionale, facendo salve quindi le gare da giocare con i loro club, Valencia e Atletico Madrid. Cavani e Gimenez e saranno quindi in ogni caso in campo alla ripresa della Liga spagnola, prevista per il 29 dicembre.