L’edizione odierna de Il Mattino, fa il punto sul clima che si vive in Lega Serie A. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ieri ha partecipato alla presentazione del volume “Codice di Giustizia Sportiva FIGC” dell’avvocato Giancarlo Viglione al salone d’onore del CONI, pare abbia già avanzato una proposta per riformare la Lega Serie A. Ecco quanto evidenziato:
“Però è di buon umore, il patron. Quando interrompe il presidente della Lega Lorenzo Casini, di cui è stato sponsor principale per la sua elezione al vertice della Confindustria del pallone (gli altri spingevano proprio per l’attuale ministro dello sport Abodi): “Non gli date retta, è schiavo di Lotito“. Casini scoppia a ridere. E pure De Laurentiis ride.
Dietro, però, c’è un autentico malessere per la gestione delle faccende tra i club. Che non hanno nel mirino il presidente Casini, ma la gestione da parte del presidente della Lazio dei piccoli club della A, quelli che vanno su e già tra promozione e retrocessione.
D’altronde, colpisce, e deve far riflettere, che l’elezione a consigliere di Lega di un dirigente di prim’ordine come quello di Rebecca Corsi, 33 anni, figlia del numero 1 dell’Empoli, sia avvenuta senza i voti dei principali club italiani, di quelli che assieme fanno il 70-80 per cento del fatturato della serie A (Napoli, Milan, Inter, Juventus, Fiorentina, Roma).
Con Lotito, ora pure senatore, il Consiglio di Lega non dà garanzie, è evidente. Ed è una delle riforme su cui il Napoli spinge con maggiore vigoria: 8 membri fissi in rappresentanza delle società italiane più importanti. Il 15 dicembre c’è un’altra riunione per le riforme: ma bisogna chiedersi se il punto di partenza non sia rivedere la Serie C, dove ci sono ben 60 società”.