L’occasione di poter scrivere la storia è lì: magari non ancora in pugno, ma c’è la consapevolezza che quel sogno non è poi così lontano. A portata di mano, da coltivare e da proteggere da ogni insidia possibile, perché quelle sicuramente non mancheranno.
Mantra che, nell’inconsueta cornice di Antalya, è ripetuto fino allo sfinimento: è solo così che gli azzurri possono pensare di portare a casa un qualcosa che all’inizio di questa stagione era ipotizzabile soltanto per le menti più avventuristiche e quasi scellerate.
E invece, il Napoli l’avventura (nell’accezione positiva del termine) se l’è costruita sotto l’ombra dello scetticismo, spazzato via da una squadra che in questa prima parte di stagione ha dominato in lungo e in largo, in Italia e in Europa.
Il distacco di otto punti sul Milan è il risultato di un’annata che, giocoforza, necessita di una linea continuativa. Quasi come se il Mondiale in Qatar 2022 non fosse mai esistito. Come se il gruppo non si fosse mai separato. Anzi, magari rafforzato da un ostacolo che, via facendo, potrebbe diventare addirittura una manna dal cielo, quasi a sorpresa: parola di Luciano Spalletti, qualora qualcuno dovesse esserne perplesso.
Questo post in breve
Ultime calcio Napoli: le parole di Spalletti sulla sosta da Antalya
Il riferimento sui possibili effetti, collaterali e non, della sosta a causa dei Mondiali in Qatar, era pressoché scontato. Non altrettanto, però, la risposta di mister Luciano Spalletti nella conferenza stampa odierna, che con fare tranquillo e sicuro si dice sicuro che la sosta possa diventare, in realtà, un bene.
“Per chi dice che non dovevamo fermarci in campionato perché stavamo andando troppo bene, io dico invece che la sosta è arrivata al momento giusto per fermarci. Non potevamo andare su questi ritmi a lungo.
C’era necessità di tirare il fiato dopo una partenza così. Sarebbe comunque accaduto di perdere qualche punto con dei pareggi, invece ora ripartiremo con queste amichevoli e poi con gli impegni ufficiali. La scomodità l’avrà molto più chi aveva trovato una quadra solo nell’ultimo periodo, non noi”.
Insomma, una presa di posizione chiara da parte del tecnico toscano che, anziché rifugiarsi in comodi potenziali alibi, si tiene stretta la propria posizione di forza. Quella della capolista, chiamata comunque a dare segnali importanti anche alla ripresa della Serie A.
Di necessità virtù, senza alibi: Spalletti ‘trascina’ il suo Napoli
Nel caso in cui il sogno tricolore non dovesse prendere forma, guai a pensare che la sosta ne sia stata la causa: questo può essere il messaggio, tra le righe, che si legge nelle parole di Luciano Spalletti, che effettivamente benedice la sosta, arrivata in un momento della stagione storicamente non benevolo per il tecnico di Certaldo.
Il Napoli è padrone del proprio destino, e lo è tale anche nel pensare che la sosta può essere opportunità e modo per tirare il fiato, trovare eventualmente risorse alternative e anche per prendere coscienza del vantaggio che si ha. Che non va assolutamente sprecato, senza se e senza ma.
Di necessità virtù, senza alibi: così Luciano Spalletti recita dalla Turchia, in attesa di scendere nuovamente in campo e puntare a confermarsi. All’orizzonte, un sogno fin troppo alla portata per essere schivato anche solo con la paura.