Ormai è ufficiale, l’Argentina è la prima finalista dei Mondiali in Qatar. L’albiceleste ritorna in finale dopo la sconfitta nel 2014 contro la Germania, questa volta con il sentore di poter riuscire nell’impresa. In Argentina, la coppa del mondo, manca da quel famoso trionfo nel 1986, quando Maradona trascinò alla vittoria la sortita sudamericana.
Mai come nell’ultimo periodo, viaggiano spediti i paragoni fra Diego e Messi, proprio come ricordato questa sera su Sky con “El Pampa” Sosa fra gli ospiti. L’ex calciatore del Napoli è infatti intervenuto sul caso Messi-Maradona, tornando per un attimo anche sul proprio passato nel napoletano.
Questo post in breve
Argomento centrale della discussione, ovviamente la schiacciante vittoria dell’Argentina per 3-0 sulla Croazia. In collegamento da casa, Sosa ha fatto sapere la propria opinione in merito in quel di Sky, parlando anche di Lionel Messi e Diego Armando Maradona.
Di seguito quanto dichiarato:
Su Messi: “Quel piccoletto gioca davvero da paura, finalmente anche in Nazionale. Questa sera sembrava avesse Maradona dentro di se!“.
Sosa è poi tornato anche sulla sua esperienza nel napoletano e di come sia stato l’ultimo numero dieci della storia del Napoli (prima che la maglia venisse ritirata). “El Pampa” ha ricordato i bei momenti passati in quel di Napoli, parlando di quanto la città partenopea l’abbia reso scaramantico e di come gli azzurri debbano far attenzione ad un elemento in particolare: Zlatan Ibrahimovic.
Sulla scaramanzia napoletana: “Napoli mi ha cambiato come persona, mi ha trasformato in positivo!. Da lì ho imparato ad essere scaramantico, per questo non mi esprimo sulla finale dell’Argentina (ride)“.
Poi, in merito al suo passato azzurro: “Un’esperienza incredibile. Sono stato l’ultimo numero dieci della storia del Napoli, ed aver indossato per ultimo la maglia del più forte di tutti i tempi mi rende orgoglioso, oltre a farmi venire i brividi al solo pensiero!”.
Infine, parlando di Ibrahimovic, l’avvertimento al Napoli: “Ho giocato contro Ibra una sola volta e mi ha impressionato. Come per Ronaldo e Messi, spero che calciatori del genere non smettano mai. L’anno scorso, il Milan ha vinto lo scudetto grazie a lui, ed è per questo che il Napoli deve prestare attenzione anche ad Ibra oltre che a Giroud“.
Mario Reccia
Articolo modificato 14 Dic 2022 - 00:11