Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori non giocano, ma è veramente un problema?
Il Napoli vince e convince. Inarrestabile su tutti i fronti, quest’anno ha dimostrato di poter vincere tutto, giocando sempre a testa alta. Dalla Serie A alla Champions League alla Coppa Italia. Da Verona a Liverpool.
Difficile trattenere l’entusiasmo per una squadra che non mostra punti deboli. Difficile trovarne. Facile, però, crearne: è fisiologico trovare un problema in una stagione fatta di prestazioni impeccabili, come un punto nero su una tela bianca.
Con la pausa Mondiali gli azzurri che non sono stati convocati nelle rispettive nazionali sono volati in Turchia per un ritiro invernale, durante il quale hanno affrontato Antalyaspor e Crystal Palace.
Ad Antalya sono emerse due realtà: la prima, innegabile, è l’ottima condizione di Raspadori che ha messo a segno due doppiette; la seconda è che Simeone non ha ancora trovato un’adeguata forma fisica. Da comprendere se sia dovuto alla mancanza di continuità di gioco, alla staffetta costante con Osimhen o se dipenda da altri fattori esterni.
È evidente come siano diventati due perni fondamentali per la rotazione della squadra, capaci di fare la differenza anche quando sono chiamati in causa a partita iniziata. Ma se da una parte è pur vero che forse entrambi hanno la necessità di giocare maggiormente, è certo che Spalletti gli darà le giuste opportunità e farà in modo che abbiano le loro soddisfazioni.
Giusto, dunque, che il mister non rivoluzioni un meccanismo che fino ad ora ha funzionato alla perfezione e che trovi una soluzione non invadente, dando il tempo necessario a entrambi di crescere, sia mentalmente che fisicamente. Giusto che in una stagione impeccabile si trovi una macchia superficiale a dimostrazione della grande impresa che stanno mettendo in atto gli azzurri.
Articolo modificato 15 Dic 2022 - 21:23