L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha puntato i riflettori su Khvicha Kvaratskhelia, che dopo oltre due mesi è pronto a far brillare di nuovo gli occhi ai tifosi del Napoli e agli amanti del calcio.
In particolare, il focus riguarda un aspetto in particolare del georgiano e si riferisce anche alla precedente partita di San Siro, quella contro il Milan.
Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Dove eravamo rimasti con Kvara? Ai brusii di sorpresa e ammirazione di Liverpool, con Anfield e la Kop zittiti dai suoi dribbling secchi, da quelle sterzate che hanno fatto innamorare i napoletani e anche semplicemente chi ama il calcio. Perché Khvicha Kvaratskhelia, 21 anni, da Tblisi, è stato un ciclone estivo abbattutosi sul campionato italiano e ora si prepara a diventare un fenomeno ancora più duraturo”.
“Nella prima notte a San Siro, contro il Milan, ha fatto la differenza. Nel primo tempo equilibrato il suo puntare l’uomo aveva messo in crisi i dirimpettai Calabria e Kjaer, entrambi ammoniti. Questo condizionò le scelte del tecnico Pioli che inserì in difesa lo statunitense Dest, subito testato da Kvara con un dribbling in area: il terzino prese il piede e causò il rigore che mise davanti il Napoli”.
“Stasera Khvicha torna a San Siro non come una giovane sorpresa, ma da attaccante temuto per il quale Simone Inzaghi ha preparato marcature e gabbie mirate a limitarne azione e fantasia. I campioni si vedono proprio in queste situazioni, nella capacità di ripetersi, magari inventandosi qualcosa di diverso. Le luci a San Siro si accendono su questo progetto di fuoriclasse che finora ha dimostrato di non soffrire pressioni o l’innalzamento dell’asticella”.