Dopo la sconfitta contro l‘Inter, il Napoli si appresta a sfidare in trasferta la Sampdoria, reduce da una bella vittoria in casa del Sassuolo, alle ore 18.00 di domenica 8 gennaio.
Sarà una sfida davvero importante per gli azzurri, i ragazzi di Spalletti dovranno riprendere il proprio cammino dopo la disfatta di San Siro: ritornare al successo è la giusta chiave per scacciare via ogni tipo di critica.
Proprio il tencico del Napoli, nella consueta conferenza stampa, ha presentato la prossima sfida dei partenopei.
Questo post in breve
Spalletti da brividi su Vialli, parole commoventi
Di seguito le sue parole:
Minuto di silenzio per Vialli e Sinisa: “Con la squadra prima di iniziare l’allenamento abbiamo parlato e pensato a come partecipare al ricordo di Gianluca e Sinisa, per questo faremo un minuti di raccoglimento prima della conferenza”.
Su Vialli: “È un ricordo personale, nella stagione 85 e 86 ero un giocatore dell’Entella e a quei tempi si usava fare amichevoli e noi giocammo contro la Samp, su una situazione di gioco mi ritrovai a correre con lui, nel confronto fisico caddi a terra. Mentre tentavo di alzarmi fece venti metri di corsa per tirarmi su, già lì si vedeva molto bene, nonostante fosse giovane, la capacità di essere un leader e un fuoriclasse senza mai farlo pesare a nessuno. È stato un grande giocatore e grande uomo, precursore di molte cose nel calcio, come il pressing alto sul portiere. È stato uno dei primi italiani a farsi valere all’estero, ha dato tutto per noi basti guardare la nazionale, grazie Gianluca”.
Spalletti non ci sta sull’Inter: “Questa è la verità!”
Sull’Inter: “Abbiamo imparato che potevamo avere ancora otto punti di vantaggio, ora ne abbiamo cinque (ride n.d.r.). Una sconfitta ci può stare ma la verità è che a noi girano le scatole, non abbiamo fatto quello che avremmo voluto. Non vogliamo accontentarci di quella che è la classifica e il vantaggio che abbiamo. Vogliamo giocare le partite, anche quelle con grande difficoltà, con la stessa voglia delle altre gare giocate fin qui”.
Sulle scelte: “Non vengono fatte in base all’ultima prestazione ma erano state già previste prima della sfida di Milano, si fanno della valutazioni, ci saranno 3/4 cambiamenti”.
Sui leader: “Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen sono tutti leader, forti nel carattere come Elmas. Poi ci sono quelli più taciturni e bravi che stanno zitti senza protestare ma poi anche loro sono calciatori forti”.
Sulle avversarie: “Affrontare squadre con sistemi simili può darti delle difficoltà, dipende dal loro modo di stare in campo. Ovviamente concedono anche loro, anche a Milano ci lasciavano spazio sui terzini e qual punto devono fare delle scelte che però liberano spazi da occupare. Non abbiamo fatto male ma solo al di sotto delle nostre qualità. Molte occasioni gliele abbiamo regalate noi sbagliando la costruzione, ci siamo ritagliati anche noi le nostre occasioni”.
Sulla Sampdoria: “Non abbiamo una partita facile davanti, hanno fatto una buona partita noi invece abbiamo fatto al di rotto delle nostre possibilità, troveremo un ambiente particolare”.
Ancora sull’Inter: “Se vedo quelle due situazioni in cui siamo andati vicini a far gol, non siamo stati molto fortunati. È sempre la dimensione della forza dell’avversario che abbiamo davanti che ti fa avere quella reazione. Non siamo contenti, non vogliamo essere la squadra rivelazione, vogliamo convincerci che non possiamo perdere una partita così anche se il nostro avversario si chiama Inter, dobbiamo avere questo pensiero”.
Sulla piazza di Napoli: “Anche i tifosi hanno percepito il giusto atteggiamento come quello avuto dalla squadra fin qui, a chi ci critica per la sconfitta dico che la pensano come noi, siamo a più cinque anziché a più otto”.
Su Rrahmani: “L’ho visto molto bene, ha costruito molte azioni e, a campo aperto, ha fatto molto bene. Sul gol è stato molto bravo Dzeko a crearsi l’opportunità e poi ci vuole la fortuna che la palla gli cada sulla testa. Caricarlo dopo un lungo periodo potrebbe essere sbagliato, stiamo valutando”.
Spalletti su Kvara: “È accaduto in allenamento”
Su Kvara: “Io divento il primo difensore se gli appuntate certe cose. Prima lo dicevo io e non vi andava bene, ora lo difendo io .È il calciatore di grande qualità che è un po’ così nella sua costruzione totale, è uno che se non gli riescono quei numeri che sa fare diventa facilmente uno da osservare, secondo me non ha fatto male perchè poi è entrato dentro per cercare di scardinare lo spazio e attaccare, ha calciato verso la porta prendendosi la responsabilità. Bisogna aspettare che trovi la confidenza con la partita, tutto sotto controllo. In allenamento fa le stesse cose che ci ha abituato”.
“È chiaro che non possiamo giocarle tutte al top ma dobbiamo fare le cose per cui lavoriamo ogni giorno, solo se portiamo nella partita il nostro lavoro quotidiano avremo poi uno sviluppo corretto”.
Ancora su Kvara: “Può giocare sia da esterno che più al centro, riceve più raddoppi dentro al campo, gli piace guardare i difensori e la provenienza di ricezione della palla, lui vuole quel pezzo di campo spalle alla linea laterale. Si diventa limitanti andare dal ragazzo e dire cosa sa fare e cosa no, lui sa fare tutto”.