L’attesa è alle stelle per il big match di venerdì sera che vedrà fronteggiarsi il Napoli capolista della Serie A e la sua inseguitrice, la Juventus. Nonostante il girone d’andata non sia ancora finito, lo scontro diretto può essere già decisivo visti i 7 punti che separano le due squadre: le sorti del campionato potrebbero essere definitivamente riaperte o ancora più indirizzate in direzione azzurra.
La gara è stata spesso presentata come un duello fra due formazioni che hanno ottenuto i loro risultati fin qui in modo contrapposto e con punti di forza ben diversi. Ma c’è un aspetto positivo che le due squadre condividono: si tratta della lunghezza della rosa. Tante sono infatti le partite vinte dalle due compagini grazie ai cambi, così come grande è stata la loro capacità di sopperire agli infortuni che hanno coinvolto anche giocatori piuttosto importanti delle loro squadre.
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Questo aspetto è quello che più di tutti potrebbe essere invidiato dalle altre due rivali più accreditate nella lotta scudetto, cioè Inter e Milan. Curiosamente, entrambe le compagini hanno infatti perso punti in campionato nello stesso modo nell’ultimo turno, pareggiando entrambe per 2-2 facendosi rimontare nel finale a seguito di cambi non proprio azzeccati.
Discorso molto diverso, invece, per Napoli e Juventus, spesso capaci di vincere le partite con i cambi. Gli azzurri hanno ottenuto ben due vittorie grazie ai gol da subentrato del Cholito Simeone, tra cui quella a San Siro contro il Milan. I bianconeri, invece, proprio nell’ultimo turno sono risultati vincenti grazie ad un gol di Danilo ottenuto in collaborazione con le giocate di due subentranti (Paredes e Chiesa) e, grazie al rientro di alcuni infortunati, possono contare su una vasta gamma di scelte.
Napoli-Juventus diventa quindi non solo una partita fra i giocatori in campo, ma anche una serratissima sfida fra i due allenatori, Spalletti e Allegri. Da loro bisognerà quindi aspettarsi anche delle scelte di formazione mirate, volte a sfruttare le capacità di alcuni calciatori di incidere a partita in corso.
In casa bianconera, in particolare, i dubbi coinvolgono una possibile chance dal primo minuto per Federico Chiesa. L’italiano, dal suo ritorno dal lungo infortunio che lo ha tenuto fuori per più di un anno è solo subentrato e Allegri è stuzzicato dall’idea di lanciarlo fin da subito in un match così importante, ma potrebbe anche scegliere di conservarsi la sua velocità per spaccare la gara in un momento successivo.
Discorso non troppo diverso per Angel Di Maria, tormentato dai problemi fisici in questa stagione. L’argentino potrebbe scendere in campo dall’inizio ma con elevate probabilità di essere sostituito in corso d’opera. Negli equilibri offensivi juventini non va sottovalutato poi l’apporto di Moise Kean, autentico mattatore nell’ultimo periodo. È molto probabile quindi una staffetta che coinvolga almeno due dei nomi citati accanto all’intoccabile Milik.
Per quanto riguarda il Napoli, il grande interrogativo sembra essere quello riguardante Eljif Elmas. Il macedone è in un momento di forma strabiliante e nell’ultima partita di campionato contro la Sampdoria si è dimostrato eccellente anche nel ruolo di mezzala al posto di Zielinski.
Non si può escludere che Spalletti possa riproporre la scelta di Genova anche venerdì, ma al momento è più probabile che il macedone venga tenuto pronto per subentrare nel suo più abituale ruolo di vice Kvaratskhelia, a maggior ragione se si considera il momento di forma non brillantissimo del georgiano. Un passaggio in corso d’opera al 4-2-3-1 con l’ingresso di Raspadori, invece, sembra un’opzione più probabile nel caso in cui le cose dovessero mettersi male.
Questi sono soltanto alcuni dei possibili “giochi delle coppie” che gli allenatori si saranno prefigurati, specchio di un calcio cambiato dall’introduzione dei cinque cambi, dove il contributo dei subentranti è oramai pari a quello dei titolari.
Articolo modificato 12 Gen 2023 - 17:54