Una vittoria storica, una vittoria incredibile che alimenta ancora di più il sogno scudetto in casa Napoli.
Per la Juventus una deblace storica che rischia di annullare quanto di buono fatto nelle ultime settimane. Un colpo psicologico che dovrà saper gestire per evitare il collasso. Il Napoli, invece, continua a sognare e a viaggiare a ritmi altissimi in una Serie A che sembra non avere una degna rivale dei partenopei.
Al termine di Napoli-Juventus, Luciano Spalletti ha analizzato la grande vittoria degli azzurri ai microfoni di DAZN.
“L’abbiamo giocata nella maniera giusta. Se fanno quello che è nelle loro caratterostiche possono venire fuori partite come quelle di stasera”.
Indicazioni per battere la Juventus? “Siamo rimasti dentro la partita nella maniera corretta dopo che hanno fatto gol loro anche grazie all’entusiasmo dei tifosi. In quel momento la Juve stava avendo un’ottima reazione. Noi dobbiamo provare a fare le stesse cose di sempre. Se andiamo a giocare sui palloni di nessuno e sui contrasti, li possiamo prendere, Dobbiamo mettere in atto il nostro DNA“.
Spalletti: “Osimhen devastante. Vittoria che risponde ai nostri stessi dubbi!
Qual è l’aspetto della squadra che ti rende più soddisfatto? “Ci piace fare la partita, questo mi piace. Abbiamo difensori centrali a cui piace giocare, Kim e Rrahmani sono felici di prendere 30-40 metri, anche se a volte prendiamo delle pallate dietro la linea difensiva. L’atteggiamento è quello: persa palla si va addosso a riprenderla“.
Osimhen? “Quando l’hanno randellato su quei 2-3 palloni lungo linea ha fatto vedere che è devastante. Non ha ancora dimostrato tutto se stesso. Poi ci va sempre con tutto se stesso, mette sempre la faccia e le gambe ovunque. Ha ancora tanti margini di miglioramento impressionanti“.
Come festeggio? “Vado a cena con i miei figli che sono venuti da Milano“.
Scudetto Napoli? “Quello di questa sera è un messaggio a noi stessi. Abbiamo sempre il dubbio di non essere a questo livello. La Juventus è stata sofferta con tutti, anche nelle partite precedenti. Siamo andati a comandarla e abbiamo meritato”.