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Non è colpa del turnover: il “Napoli B” era in vantaggio per 2-1

Il giorno dopo si fa ancora fatica a capire come una squadra prima in classifica e a +9 dalla seconda, sia stata eliminata dalla Cremonese in Coppa Italia. Con tutto il rispetto verso gli avversari, quella di ieri per molti sarebbe dovuta essere una passeggiata ma così non è stato.

Sconfitta amara in Coppa Italia: l’analisi

Dopo l’eliminazione ai rigori da parte del Napoli di Spalletti, in molti non hanno perso l’occasione di puntare il dito verso l’allenatore toscano, indicando come motivo principale della sconfitta l’ampio turnover. Probabilmente in pochi avranno notato che il pareggio è arrivato quando in campo sono subentrati i titolarissimi azzurri. Il “Napoli B”, se così può essere definito, era riuscito a ribaltare il vantaggio ospite, unica colpa forse è quella di non aver dato il colpo di grazia.

Nel gioco del calcio si sa, il vantaggio minimo non è mai una sicurezza, anche se per qualcuno la vittoria di corto muso è considerata un’arma vincente. Così non è stato per il Napoli, gli azzurri non sono una squadra abituata a vincere con il minimo scarto, questo probabilmente è stato l’errore più grande della sfida di ieri, non chiudere i conti.

Napoli Cremonese Coppa Italia (Getty Images)

Come l’Inter ed il Milan

Lo insegnano le partite più recenti disputate da alcune antagoniste, in particolare Inter e Milan. Anche nerazzurri e rossoneri nelle ultime uscite si sono fatti agguantare nel finale, gli uomini di Inzaghi con il Monza e la squadra di Pioli invece dalla Roma. La disattenzione, la sufficienza e la convinzione di aver già vinto, la maggior parte dei casi non porta buoni risultati.

Lo sa il Napoli di ieri in coppa, gli azzurri non lo hanno sicuramente scoperto adesso ma da oggi fino alla fine della stagione la sconfitta di ieri servirà sicuramente da lezione.

Colpe a Spalletti? Non questa volta

Inammissibile accusare Spalletti per le scelte di formazione, i dieci in campo più Alex Meret, meritavano e soprattutto avevano bisogno di giocare. Benissimo Ndombele, promossi anche Zerbin e Gaetano e fino al pareggio non male anche la prova dell’ultimo arrivato Bereszynski.

Napoli Spalletti (Getty Images)

Al minuto 87′ il Napoli B era in vantaggio e fino a quel momento nessuno aveva osato attribuire colpe alle scelte. Politano, Anguissa e Lobotka, i primi tre cambi effettuati, Zielinski e Kim gli ultimi prima dei supplementari. Cosa condanna il Napoli? La leziosità dei suoi intoccabili, i subentrati hanno preso sotto gamba gli ultimi minuti di gioco, sufficienza che è costata caro. Nessuna colpa alle scelte di Spalletti, questa volta la lezione servirà a chi crede che tutto sia facile. Non è un 5-1 interno con la Juventus a chiudere i giochi, nel calcio, come nella vita, tutto è possibile.

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Giuseppe Ferrante

Articolo modificato 18 Gen 2023 - 18:56

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Giuseppe Ferrante