Sono giorni difficili per il calcio italiano. La sanzione dei 15 punti di penalizzazione comminata alla Juventus, potrebbe essere solo la prima di una lunga lista che rischia di sconvolgere l’intero panorama calcistico italiano.
Nei mesi scorsi, sotto la lente d’ingrandimento della Procura, era finito anche l’affare che ha portato Osimhen a Napoli.
Nella giornata di oggi è emerso come la Procura abbia chiesto ulteriori atti al Napoli per il proseguo delle indagini.
Stando a quanto riporta calciomercato.it, però, il Napoli non sarebbe preoccupato. Dalle intercettazioni, infatti, non sarebbero emerse delle conversazioni che farebbero intendere un reato commesso dalla società azzurra.
Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Non sono ancora terminate le indagini della Procura di Napoli sulle presunte plusvalenze fittizie per Osimhen in azzurro. Ciò comporta un primo elemento determinante: non è ancora possibile un eventuale passaggio al procuratore Chiné. Che gli atti possano esser girati resta una possibilità intatta. Anche per quanto riguarda il transfer in esame, ci sono delle intercettazioni in ballo. Sempre da quanto emerge da fonti interne, il Napoli è sereno.
Ad oggi, nessuna delle intercettazioni raccolte presenta i profili di illiceità tese ad alterazione dei bilanci. Nel materiale, oggi, al vaglio degli inquirenti, non si presentano quei profili per i quali è stata punita la Juventus. Il tema è questo: attraverso il materiale intercettato e riscontrato negli uffici bianconeri, gli inquirenti di Torino, attraverso l’inchiesta Prisma, hanno trasmesso determinati atti alla Procura della Figc. Questi elementi sono stati giudicati comportamenti antisportivi per come hanno ‘aggredito’ il calciomercato. soprattutto, sono stati tesi ad alterare i bilanci. L’alterazione del bilancio ha alterato le disponibilità finanziarie. Di conseguenza, anche nella possibilità di strutturare la rosa. Quindi, sul campo di gioco la Juve ha avuto chance con giocatori acquistati che, operando in modo corretto, non avrebbe potuto avere: questo il teorema della Corte d’Appello della Figc che non ha punito la Juve per le plusvalenze in sé.
Questa premessa era d’obbligo per spiegare che se la Procura di Napoli non riscontrerà (come raccontato) elementi ‘imbarazzanti’ nelle intercettazioni, il club azzurro (come crede) non potrà vedersi imputate le condotte imputate e per le quali la Juve è stata punita. Inoltre, l’analisi dei bilanci del Napoli non ha mostrato, prima e dopo l’affare Osimhen motivi per i quali bisognava intervenire con plusvalenze tali da correggere fraudolentemente la rotta. Ad oggi, Aurelio De Laurentiis segue la questione con attenzione ma anche con serenità“.
Articolo modificato 22 Gen 2023 - 20:59