Plusvalenze Juventus, Chinè shock: “Hanno falsificato i campionati”

La Juventus rischia seriamente in vista del futuro. L’indagine “Prisma” ha portato alla pesantissima penalizzazione in classifica di -15 che ora vede i bianconeri scendere in classifica al decimo posto.

Ma i pericoli, per i bianconeri e per tante altre società italiane, non sono terminati. Ci sono nuove indagini da portare avanti, anche relative agli stipendi, che potrebbero portare alla decisione di ulteriori punti di penalità o altre sanzioni sportive.

Chinè Agnelli Juventus
Chinè Agnelli Juventus (Getty Images)

Chinè contro la Juventus: parole forti

La Gazzetta dello Sport riporta le parole del procuratore Giuseppe Chinè all’udienza davanti alla Corte Federale d’Appello, nel momento della richiesta dei nove punti di penalizzazione per il campionato scorso (poi diventati quindici con sentenza effettiva).

“Le nuove prove evidenziano la particolare gravità dal punto di vista sportivo delle condotte tenute che hanno impattato su più campionati professionistici di Serie A, falsificandoli. Nelle stagioni al vaglio, il club aveva perdite molto significative ma invece di mettere le mani in tasca e ripianarle ha creato plusvalenze fittizie che le hanno permesso di mettere soldi veri sul mercato e acquistare giocatori che ha poi schierato falsando la competizione sportiva a danno di altre società che hanno davvero ripianato e che non hanno fatto mercato ma magari hanno venduto gioielli di famiglia. Ci sono club che hanno dovuto cedere calciatori da 20 gol a campionato e l’anno successivo in classifica hanno pagato dazio”.

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