Nelle scorse ore, soprattutto nel mondo Ultras, ha fatto molto rumore il presunto agguato che avrebbero subìto gli Ultras Fedayn della Roma, ai quali è stato rubato lo striscione identificativo del gruppo, da parte dei rivali della Stella Rossa di Belgrado.
L’edizione odierna di Repubblica svela altri retroscena riguardanti il fatto, con eventuali minacce ai tifosi del Napoli da parte dei romanisti, qualora fossero coinvolti. Ecco quanto evidenziato:
Striscione rubato dagli Ultras della Stella Rossa
“Per chi osserva da fuori sono solo bandiere. Per chi vive la curva è la prima ragione di vita. Il furto dello striscione dei Fedayn di sabato scorso segna il punto di non ritorno per il più importante gruppo della curva sud romanista. Una vendetta, che parte dagli incidenti tra gli ultrà romanisti e quelli del Napoli sull’A1 dello scorso 8 gennaio, quando 50 romanisti si erano scontrati contro 300 ultrà del Napoli, e assume ora dimensioni globali. Perché a mettere sotto scacco gli ultrà giallorossi, consumando quella che sembra una vendetta per interposta persona, sono stati i nemici della Stella Rossa Belgrado, gemellati con quelli del Napoli dal 2018.
“Riprendere gli striscioni” per ora è l’unica priorità per i Fedayn, secondo cui i serbi avrebbero potuto contare sul supporto logistico di alcuni ultrà del Napoli. Ma occorre agire in fretta, è questo il pensiero comune. Il rischio infatti è quello di perdere ogni potere in curva e di avviare uno scontro tra tifosi in tutta Europa dalle proporzioni inimmaginabili. “Se dovesse comparire il nostro striscione ribaltato a Napoli scoppia la guerra civile”, racconta un ultrà della Roma che chiede l’anonimato”.
Intanto – conclude il quotidiano – anche i tifosi laziali si sono detti pronti a dare il loro contributo per aiutare i romanisti a recuperare lo striscione perduto.