A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Paolo De Matteis, ex team manager del Napoli e attuale Technical Manager della Nazionale slovacca. Ecco quanto evidenziato:
Intervista De Matteis
Questo Napoli, al di là della fazione sportiva, sta incantando e piacendo a tutti, anche i tifosi delle altre squadre. Il Napoli è una società virtuosa e questo la dice lunga perché accomuna i risultati economici a quelli sportivi. Questo è un percorso che il Napoli ha fatto già da diversi anni. Io sono arrivato con Benitez e lì c’è stato già un cambio culturale. Facevamo un gran calcio e abbiamo vinto due coppe: la Coppa Italia e la Supercoppa.
La semifinale di Europa League contro il Dnipro grida ancora vendetta. Il Napoli è sempre stato nelle parti alte della classifica. Sulle partite secche Benitez era strepitoso, partite secche e finali le vinceva sempre. Quando giochi in certi stadi e contro certi club ci cresci. Anche facendo risultato si cresce, come contro il Liverpool quest’anno o contro l’Ajax. Ricordo la partita che terminò 2-2 contro il PSG. Il Napoli si è sempre fatto valere in campo europeo.
Xavi e Iniesta
Lobotka? Lo metteremmo in una bolla di vetro se fosse possibile. Gli abbiamo detto scherzando di sposare più femmine slovacche possibile e fare più figli possibili. Gli obiettivi della Slovacchia? Abbiamo delle partite di qualificazione agli Europei contro Lussemburgo e Bosnia, sono due partite decisive. Hamsik? Non verrà più convocato in Nazionale, ma è il nostro ambasciatore e la sua presenza giova all’intero gruppo, soprattutto ai più giovani. Lobotka è stato paragonato a Xavi e Iniesta senza fare alcuna bestemmia. Non perde un pallone, fa sempre la cosa giusta al momento giusto, ha rapidità mentale e legge prima. Il gol fatto a Francoforte arriva col suo recupero palla con il quale mette Lozano in porta.
Osimhen? Se l’altro anno vedevamo che era un po’ ‘rozzo’ tecnicamente, è cresciuto tantissimo sotto porta. I margini di miglioramento sono tantissimi, non tanto fisici, ma tattici e tecnici. Con Higuain soprattutto in allenamento vedevi delle cose straordinarie.