“Contro il Sassuolo noi perdiamo palla su un angolo, ed in 25 anni non avevo mai visto gol una cosa del genere, vedere dieci assatanati riportarsi dietro la linea difensiva per non prendere gol, qui sono tutti pronti a buttarsi oltre il recinto per il compagno”.
Così Spalletti nella conferenza stampa post Empoli-Napoli. Cinque immagini che racchiudono lo spirito di questa squadra.
Perché non sono solo le giocate strabilianti di Kvaratskhelia o l’ennesimo gol pazzesco di Osimhen, non è solo Lobotka che gestisce una miriade di palloni in maniera impeccabile, non sono solo le chiusure o gli anticipi di Kim, non sono solo le infinite sovrapposizioni di Di Lorenzo.
Non sono i gol da subentranti del Cholito o di Raspadori, la duttilità di Elmas, i cross millimetrici di Mario Rui o le giocate di Anguissa.
È una conseguenza di un prezioso lavoro quotidiano, di un’attenziona maniacale nei dettagli. Studio, competenza, passione. Intensità, qualità, quantità.
Napoli, una bellezza mai vista prima
Dalle cene in ritiro all’arrivo a Castelvolturno per un allenamento, da una risata nello spogliatoio all’adrenalina prepartita. Tutte componenti indispensabili ed essenziali che vanno componendo questa macchina perfetta. Nulla accade per caso, è tutto frutto di un rapporto causa-effetto.
Siamo dinanzi a tanta bellezza, forse mai vista prima. Napoli sei tanto altro. Molto di più.