Nel corso della lunga intervista rilasciata all’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’attaccante del Napoli Victor Osimhen ha avuto modo di parlare anche del suo rapporto con il tecnico Luciano Spalletti. Un legame che è divenuto ormai solido, così come dimostrato anche dal rendimento in campo del numero 9.
Tanti spunti ha regalato il bomber nigeriano durante la sua intervista, durante la quale ha avuto modo di parlare della ‘tentazione Premier’ e di come sia nato il sogno Scudetto all’interno dello spogliatoio.
Di seguito, l’estratto dell’intervista in questione:
Il vostro segreto? Tutto sommato siete una squadra giovane e rivoluzionata l’estate scorsa.
“Ci curiamo l’uno dell’altro, in ogni momento. Ciascuno dà la carica all’altro, e se qualcuno è in difficoltà siamo pronti a dargli una mano. C’è solidarietà, difficile spiegarla a chi non la vive. La convinzione di ognuno serve per la collettività. E quando ci credi ti senti forte, quando sei forte vinci. Poi c’è il mister che rappresenta il cervello della squadra. Sa una cosa a cui penso? Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui”.Com’è Spalletti?
Fuori dal campo un papà: pronto ad ascoltare e a consigliare su qualsiasi cosa. In allenamento Spalletti è molto severo, rigoroso. Si arrabbia anche. Soprattutto con chi non dà il 100 per cento.
E con lei succede?
(Gli scappa una risata) “Certo. È successo in passato e probabilmente accadrà ancora. C’è una cosa che lo fa uscire pazzo: quando vede che uno non rende per quello che può. Il primo a dare il massimo è lui, pretende da noi la stessa cosa”.
Poi, su Kvaratskhelia ha aggiunto:
Con Kvara c’è stata empatia dal primo momento. Lui è fortissimo, ma anche un ragazzo d’oro. Questo per me conta.
Articolo modificato 2 Mar 2023 - 09:00