Il Napoli è ancora una volta uscito trionfante dallo Stadio Diego Armando Maradona. Stavolta la vittima è stata l’Atalanta di Gasperini, sconfitta per 2-0.
Negli azzurri, questa partita è stata anche occasione per un debutto, cioè quello di Pierluigi Gollini, il quale ha dovuto rilevare all’ultimo Meret. Il portiere ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della gara. Di seguito quanto riportato:
Debutto? La verità è che ho sempre creduto nelle mie qualità, chiaramente quando giochi in una squadra del genere, con un ambiente così, è tutto più facile. Giocare con questi ragazzi è gratificante, in allenamento ci divertiamo tanto. Un debutto è sempre speciale, poi conto l’Atalanta sembrava un segno del destino. Sicuramente far parte di questo gruppo mi ha aiutato ad essere sereno.
Palla a Lobotka e Osimhen? Sono cose abbastanza naturali, ci alleniamo tutti alla stessa maniera. Il mister in allenamento non fa distinzioni fra i titolari e chi gioca meno, io mi sono sempre allenato per fare le cose che il Napoli fa ogni domenica
Abbraccio con Spalletti? Lui è stato molto umano con me dal mio arrivo, i miei 6 mesi a Firenze sono stati molto duri, è stato un periodo bruttissimo per me: Lì sono stato molto male mentalmente, non mi divertivo più a giocare a calcio. Oggi ho ritrovato me stesso, il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo.
Firenze? Mi sono sentito preso in giro, per me il calcio non è solo scendere in campo ed allenarsi, è stata la mia vita. Quando non sto bene, faccio fatica ad esprimermi. A Napoli mi sento benissimo, come quando stavo a Bergamo.
Kim? Non lo conoscevo, quando l’ho visto negli allenamenti mi sono reso conto di quanto fosse forte. Ha tante doti: è mentalmente fortissimo, ha una frequenza di passo clamorosa, ogni volta che recupera è bravo a far ripartire il gioco.
Articolo modificato 11 Mar 2023 - 21:13