Ventiquattro ore di festa, poi di nuovo concentrati al massimo. A Napoli è già passato in secondo piano lo splendido 2-0 inflitto all’Atalanta, valso un ulteriore allungo in classifica per l’undici di Spalletti. C’è infatti da giocare la Champions mercoledì e, conseguentemente, scrivere la storia di questo club.
Mai giunti ai quarti di finale di Champions in quasi 97 anni di storia, i partenopei sanno che questo può essere l’anno giusto. Ospite al Maradona il Francoforte di Glasner, tramortito dallo 0-2 dell’andata ma ancora non definitivamente al tappeto. Dalla Germania giungono infatti novità in merito alla situazione Eintracht, abile a districarsi fra mille difficoltà.
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Come un pugile stordito e ferito, l’Eintracht di Francoforte è in procinto di vender cara la propria pelle anche nell’ultimo round in quel di Napoli. In uno scenario degno del miglior “Rocky” (o “Creed” per chi preferisce), la formazione tedesca è reduce da una piccola frenata nell’ultimo turno di Bundesliga. L’1-1 maturato con lo Stoccarda è infatti il primo stop casalingo per l’Eintracht dopo 4 successi in fila.
La notizia sta però nel fatto che parte dei pezzi pregiati di casa Francoforte hanno riposato, e sono dunque pronti a dare il 100% al Maradona. Viste le assenze di Kolo Muani (squalifica) e di Lindstrom (infortunio) scalpita in attacco il colombiano Borrè. Riposo anche per Jakic e Kamada, veri perni del centrocampo tedesco che hanno lasciato spazio a dei ritrovati veterani come Rode e Hasebe.
Volontà di fare la storia per il Napoli di Spalletti, ma dalla Germania il messaggio è chiaro: il Francoforte venderà cara la sua pelle anche d’innanzi al ruggito del Maradona.
Mario Reccia