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Inchiesta Juventus, doppia brutta notizia da UEFA e FIGC: cos’è successo

La Juventus ha vinto contro la Sampdoria nell’ultima giornata di Serie A, ma la partita più importante dei bianconeri si sta giocando nei tribunali. C’è il forte rischio infatti di sanzioni ben più gravi dell’attuale -15 in classifica, tra Italia ed Europa. Di seguito le ultime notizie in merito:

La UEFA mette nel mirino la Juventus

Come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la vicenda riguardante la Juventus è entrata sotto la lente d’ingrandimento della UEFA, di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Ci sono ulteriori sviluppi sul caso Juventus. La UEFA, infatti, ha chiesto e ricevuto i nuovi atti della Procura di Torino relativi all’inchiesta Prisma e continua a monitorare la situazione finanziaria del club bianconero. 

Al centro dell’attenzione ci sono gli ultimi bilanci della società di Agnelli. La UEFA è da tempo in contatto con la Procura di Torino, che ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 indagati (tra cui Agnelli, Paratici, Nedved e Arrivabene) più la Juventus, e ora ha voluto prendere visione delle nuove carte che possono inguaiare altri club come Udinese, Sassuolo, Bologna, Atalanta, Sampdoria e Cagliari.

Agnelli Juventus

La carta Covisoc non salva la Juventus

Come invece riporta l’ANSA, la cosiddetta “carta Covisoc” che avrebbe dovuto rendere inutilizzabile gli atti della procura di Torino non ha salvato affatto la Juventus. Di seguito quanto evidenziato:

La Federcalcio ha appena trasmesso ai legali dei dirigenti Federico Cherubini e Fabio Paratici, coinvolti nell’inchiesta plusvalenze che riguarda la Juventus, la cosiddetta “seconda carta” degli aggiornamenti tra Covisoc e Procura Federale richiesta dagli avvocati dei due.

Il portale Calcio e Finanza evidenzia come la Juventus non venga mai nominata e dunque non sia possibile che le comunicazioni abbiano anticipato l’inizio dell’indagine istruttoria:

La nuova carta, di sole due pagine, contiene la comunicazione dal presidente della Covisoc Paolo Boccardelli diretta al procuratore federale Giuseppe Chiné che precedeva quella già consegnata in seguito al ricorso al Tar degli avvocati di Cherubini e Paratici.

Di fatto la Juventus e i legali sostengono che queste comunicazioni anticiperebbero i tempi di inizio dell’istruttoria che ha portato al contenzioso e che di fatto renderebbero inutilizzabili per tempistiche gli atti della procura della Repubblica di Torino e che hanno consentito alla Corte d’Appello federale di riaprire il processo e rigiudicare il club bianconero. Anche in questo caso la Juventus non è mai nominata.

Articolo modificato 14 Mar 2023 - 13:01

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Scritto da
Nicolas Iannone