L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions League contro l’Eintracht Francoforte, sfida valevole per il ritorno degli ottavi di finale.
Questo post in breve
Ecco quanto evidenziato:
Il segreto in questo Napoli è quello di Pulcinella: per fare grandi squadre servono grandi calciatori. E il Napoli è stato bravo a costruire una squadra di grandi calciatori. Poi servono anche altre qualità come l’umiltà, la disponibilità, la voglia di aiutare il compagno ed essere uniti. Poi si sceglie un’organizzazione di squadra e se i calciatori pensano sia quella giusta, allora si va avanti. E far arrivare tutto ciò a un pubblico caloroso come il nostro, diventa tutto più facile, perché ti rimbalzano addosso tutto il loro affetto.
Siamo di fronte a una grande sfida. Potrebbe essere paragonata alla prima finale della stagione perché può determinare tanto per la squadra e per il club. Si entrerebbe a far parte della storia di questo club, ma non penso possa essere motivo di pressione perché già ho visto varie volte in questa stagione che, quando non è stato fatto risultato, di rialzare la testa e non farsi trascinare nel vortice delle sensazioni negative. Quindi sono tranquillo della mia squadra, so che ci farà vedere quello che serve. Ci sono delle storie che vanno vissute e altre in cui bisogna portare a casa il risultato e questo è uno di quei casi.
Penso che la mia squadra, per ciò a cui mi ha abituato durante gli allenamenti dal primo giorno, sia una di quelle che non abbassa lo sguardo. Però poi c’è sempre da rifare dall’inizio le stesse cose. Non è che si porti dietro l’addizioni di quanto fatto finora o dei numeri che possono crearci vantaggi. In questo caso non abbiamo da pensare a quello che è la Champions League in generale, dobbiamo pensare solo a passare il turno. L’Eintracht è una squadra che ha superato un girone con delle squadre fortissime, come Tottenham, OM che è seconda in classifica in Ligue 1, lo Sporting. E l’anno scorso, quando noi siamo usciti col Barcellona, l’Eintracht è andato a Barcellona e ha vinto lì. Per cui noi abbiamo totale rispetto della qualità dell’Eintracht e del lavoro di Glasner. Sappiamo che sarà una partita durissima e difficilissima. Non possiamo essere presuntuosi, non possiamo pensare già ai turni successivi, non è il nostro modo di ragionare.
Fare calcoli sarebbe sbagliato perché si modificherebbe qualcosa e nel calcio è sottilissima la differenza che può determinare un modo di pensare o un episodio. Abbiamo sempre fatto vedere di rispettare l’esigenza calcistica di un pubblico che ha visto giocare calciatori fortissimi, il più forte di tutti. Difficile ingannare i napoletani. Quando sono arrivato qui, uno degli obiettivi era quello di riportare i tifosi allo stadio e lo abbiamo fatto regalandogli grandi prestazioni. Domani una maglia è già assegnata: quella del pubblico, giocano titolari.
Tifosi dell’Eintracht esclusi? È un provvedimento figlio di quello che è successo all’andata, dove non è stata garantita la sicurezza dei nostri tifosi. E quando ci sono questioni legate all’ordine pubblico, ci sono Istituzioni che ci lavorano. Bisogna fidarsi di loro, che sono addetti alla nostra sicurezza. E ciò non dipende dal nostro club, su cui si è ironizzato un po’, ma la cosa non dipende da noi.
Non c’è il rischio di sottovalutare l’Eintracht Francoforte, sappiamo il valore del nostro avversario e lo rispettiamo. L’anno scorso hanno vinto a Barcellona e non c’era Kolo Muani, quindi sappiamo la loro forza. La nostra città è abituata a grandissime storie e noi abbiamo l’ambizione di partecipare alla storia della nostra città. Sappiamo che la qualificazione è al 50%. C’è da rifare le stesse cose, la partita magnifica che abbiamo fatto all’andata, provando a vincerla.
Cuore o cervello? Io direi che serve cuore, cervello e anche un po’ di culo! L’insidia principale è il valore dell’avversario. All’andata abbiamo fatto una partita straordinaria e la dobbiamo ripetere per passare il turno.
Tatticamente cosa mi aspetto dall’Eintracht? Non so loro cosa proporranno, sono strategie che spettano a Glasner, ma so che tenteranno di fare qualcosa di diverso sicuramente perché il risultato della partita dell’andata li obbligherà a fare qualcosa di differente. Devono recuperare un risultato, quindi avranno una tattica di pressione maggiore rispetto all’andata, anche se la loro caratteristica è di essere bravi a ripartire e attaccare gli spazi a campo aperto. Dobbiamo essere così umili e normali da saper valutare o almeno di avere tutte le attenzioni per quello che gli altri possono mettere davanti. Loro ci metteranno davanti delle cose ma noi saremo pronti a fronteggiare tutto.
Gli infortunati? Raspadori eravamo tutti entusiasti di portarlo in panchina, ma gli esami hanno evidenziato che avrebbe potuto rischiare. Dunque ci prendiamo qualche altro giorno per farlo recuperare. Lozano, Kim e Meret sono tutti pienamente recuperati e sono a disposizione. Stamattina dentro l’allenamento si sentiva già la voglia di esserci, si percepiva il profumo dello stadio pieno di domani sera.
Articolo modificato 15 Mar 2023 - 11:58