Il Napoli vince contro l’Eintracht Francoforte e raggiunge il traguardo storico dei quarti di finale di Champions League. Al termine della sfida di questa sera, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico toscano:
Questo traguardo vale la storia. Sono passati tanti grandi giocatori qui a Napoli. La squadra ha lavorato in maniera corretta, si è portato a casa un risultato importante che ci godiamo insieme a tutti.
Calcio italiano? Il mio pensiero è bello chiaro sulla potenzialità del nostro calcio. Poi è chiaro che qualcuno si fa mettere cose davanti, se una squadra sbaglia cinque gol, se c’è un palo, un’autorete. L’opinione di chi vede il calcio, se guardiamo solo il risultato. Purtroppo è così. Questo traguardo è per il risultato del calcio italiano, delle partite che si giocano.
Spalletti si è soffermato anche su Victor Osimhen, autore di una doppietta nel match di stasera. Di seguito quanto detto:
È già un calciatore di livello mondiale. Ha ancora potenzialità inespresse: oltre a fare gol, va a pulire delle situazioni quando la squadra avversaria ci pressa, noi siamo costretti a giocare direttamente là davanti, ci crea l’opportunità. Ci fa salire, prende forma e assetto di squadra. Ha questi guizzi, vampate in cui va da solo, esplosività muscolare. Sul gol di testa è andato altissimo.
Il Napoli di Maradona? C’è una chiave differente, nessuno vinceva le partite da solo come Maradona. Noi riusciamo a sopperire alle nostre mancanze grazie al lavoro collettivo e alla disponibilità di tutti i calciatori. Stasera ho visto molti elementi sbattersi per andare a fare un gioco sporco di cui la partita e il calcio ha bisogno. Non sono soltanto le giocate individuali importanti che creano sbocco. Per farne di più c’è bisogno di quelli che vanno a raspare, a pulire delle situazioni per quelli più qualitativi.
L’allenatore azzurro ha poi concluso parlando dei disordini in città causati dai tifosi.
Dobbiamo essere insieme contro i violenti. Non ci sono solo quelli della squadra avversaria in città. Questi qui vanno lasciati fuori dal calcio. Tutte queste allusioni, i “non ci fanno entrare”, che poi diventano difficile da accettare. Chi fa casino deve stare a casa. Quello che è stato fatto stasera, di buono, è sugli spalti e sul campo.
Bisogna divertirsi e festeggiare il traguardo storico. Questi calciatori hanno fatto qualcosa di eccezionale, che va al di là dei contratti, dei discorsi. I contratti servono a vestire questa maglia per la lunghezza, le partite come stasera servono ad averla sempre addosso nella vita. Ad averla sulla pelle sempre.
I tifosi devono essere di quel livello lì, di queste vittorie. Servono a dare forza e visibilità, per l’amore del calcio, dei napoletani, per questa squadra qui. Le persone sull’aereo con mio figlio, che venivano a veder la partita, erano tutti napoletani che volevano cantare. Questo è il bello, non gli scontri.
Articolo modificato 16 Mar 2023 - 00:43