Il Napoli di Luciano Spalletti ha coronato uno dei primi sogni dei tifosi azzurri, passando per la prima volta nella storia del club ai quarti di finale di Champions League. La squadra partenopea ha sconfitto l’Eintracht Francoforte, regalando un momento di gioia alla città dopo gli spiacevoli episodi di violenza visti in giornata.
Prima della partita di mercoledì, infatti, numerosi tifosi tedeschi hanno assalito la città di Napoli, attaccando le forze dell’ordine e scontrandosi con alcuni supporter azzurri. L’edizione odierna di Repubblica si è soffermata su quanto successo a Piazza del Gesù e a Via Calata Trinità Maggiore e sui disagi provocati soprattutto ai commercianti, che hanno subito danni di decine di migliaia di euro.
Il retroscena sui tifosi tedeschi
Il quotidiano ha riportato le dichiarazioni di alcuni di loro, che hanno perso tutte le sedie. Di seguito le parole di Anna Arenella, proprietaria di uno dei locali a Piazza del Gesù.
I tedeschi hanno usato le sedie come armi, assieme alle bottiglie di vino, alle stufe da esterno, ai vasi e persino al pescato del giorno.
Se i dipendenti e i passanti non si fossero chiusi nei locali e nei palazzi sarebbero morti. Ci hanno mandato al massacro, mio figlio che amministra il locale mi ha chiamato in lacrime.
Alcuni clienti sono scappati alla vista dei tedeschi, schifati perché li vedevano sniffare cocaina sui tavoli. Poi sono partiti i cori per Hitler. Gli ultras hanno girato le videocamere del locale contro i muri, hanno provocato i dipendenti con sgambetti e minacce, hanno molestato una cameriera con una mano sul sedere.