Il CT della Nazionale Italiana, Roberto Mancini, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara che gli azzurri disputeranno giovedì 23 marzo allo stadio Maradona di Napoli contro l’Inghilterra. Tantissimi gli argomenti trattati, tra cui anche la povertà di talento nel nostro paese.
Ecco quanto evidenziato:
Rinascita del calcio italiano con tre squadre avanti in Champions? No, non si può parlare. Al massimo dei club di Serie A. Ci fossero 50/60 giocatori italiani sarebbe diverso, magari anche la metà, ma così no. Non è una rinascita del calcio italiano.
In Italia non gioca più nessuno per strada. Noi giocavamo 3-4 ore per strada e poi andavamo ad allenarci, oggi questo non accade più. Non è un caso se giocatori nascono ancora in quei paesi, come Uruguay, Argentina o Brasile, dove si gioca ancora molto per strada. Perché Gnonto in Italia non l’ha preso nessuno? Poteva giocare per la Sampdoria o la Fiorentina. Nessuno l’ha preso, però gioca titolare in Premier League. In Olanda c’è Oristanio che gioca bene in Eredivisie. Zaniolo è un po’ l’emblema, non giocava e poi s’è ritrovato titolare in Champions League. Noi dobbiamo cercare di andare a scovarli da qualche parte, in tutti i modi.
Simone Pafundi in Nazionale
Dopodiché il tecnico si è soffermato sulla convocazione di Simone Pafundi, gioiello dell’Udinese che però sta faticando ad imporsi in Serie A, avendo collezionato appena 9 minuti in sole 2 presenze.
Perché convocare Pafundi? Prima Pafundi, poi tutto il resto: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui.
L’interesse del Napoli
Ricordiamo che il gioiello classe 2006 dell’Udinese è apprezzatissimo, tra gli altri, anche dal Napoli. Soprattutto lo scorso anno si vociferava di un suo trasferimento in azzurro, con Cristiano Giuntoli molto attendo alla sua crescita. Pafundi, inoltre, ha origini campane. Pur essendo nato a Monfalcone, infatti, i genitori sono entrambi napoletani e in particolare il papà è tifosissimo degli azzurri: il suo sogno sarebbe quello di vedere un giorno Simone giocare con la maglia del suo cuore.