Difficile trovare un solo protagonista nel Napoli di quest’anno, ma non perché non ce ne siano, anzi, tutt’altro. Forse ce ne sono troppi, diciamo tutti. Si va dall’ottimo lavoro del tanto criticato, in estate, Presidente De Laurentiis e il suo team di collaboratori, passando per la dirigenza, arrivando fino a mister Spalletti, il suo staff e i giocatori. È un Napoli spettacolare, sotto ogni punto di vista, un Napoli quasi perfetto, ma leveremmo il “quasi”, un Napoli che sta facendo sognare migliaia e migliaia di tifosi. In Italia così come in Europa, è un Napoli che merita tutto ciò.
A rappresentare al meglio i partenopei in Nazionale ci sono Meret, Politano e capitan Di Lorenzo, convocati dal CT Roberto Mancini per il doppio impegno dell’Italia contro Inghilterra (giovedì sera alle ore 21:45) e Malta (domenica sera alle 21:45). Proprio Di Lorenzo, ha parlato di Nazionale, in conferenza stampa, qualche minuto fa ma non sono mancati gli argomenti inerenti al Napoli.
Secondo giorno di ritiro a Coverciano per l’Italia di Roberto Mancini, a lavoro per preparare le due sfide contro Inghilterra e Malta. A parlare quest’oggi dall’aula magna di Coverciano è stato il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo.
Sulla Nazionale:
Più deboli delle ultime tre Italia che hanno sfidato l’Inghilterra? Non penso. Il gruppo è un po’ cambiato, ma abbiamo giocatori di grande qualità, con una mentalità importante. Affronteremo l’Inghilterra al meglio delle nostre possibilità, sapendo che davanti abbiamo una grande nazionale
Sulle differenze con la Nazionale vincitrice dell’Europeo, dice:
Non penso manchi quello spirito, ora siamo ripartiti. Dobbiamo tornare a divertirci, quando si sta bene in un posto si gioca meglio. L’Inghilterra è una grande squadra, ha grandissimi giocatori, l’ultima a San Siro abbiamo vinto e fatto una grande partita, dobbiamo dare tutti il massimo
Diventare capitano della Nazionale? Di Lorenzo risponde così:
Ci sono gerarchie ben precise e non ci penso, c’è chi è qui da più tempo di me ed è giusto che sia così.
Su Vialli:
Sentiamo la sua assenza. Ne parlammo tra di noi quando purtroppo è venuto a mancare: ci ha lasciato qualcosa di bello, era profondo nelle parole che usava. Ci manca, quella di giovedì sarà la prima gara senza di lui e abbiamo anche un dovere in più, servirà ancora più impegno anche per lui”
Sul perché in Italia non ci siano giocatori giovani come Kvaratskhelia:
In Italia ci sono giocatori forti che stanno venendo fuori, se vediamo il campionato italiano ci sono pochi giocatori italiani, è vero, ma ci sono giocatori di grande qualità. Tutto sta nel farli crescere e fargli fare il percorso migliore possibile. Non penso sia una questione di sacrifici. Come me ci sono altri ragazzi. Ognuno ha il suo percorso, io ho avuto un percorso difficile ma ho avuto l’opportunità di venir fuori nel modo giusto
Su Retegui:
Si è presentato bene, avremo altri giorni per conoscerci meglio perché è la prima volta. Ma al di là delle qualità tecniche si vede che è un ragazzo perbene e noi l’abbiamo subito messo a suo agio”
Sulla sua crescita:
Sicuramente sono cresciuto tanto in questi anni, ci sono stati vari momenti che mi hanno aiutato a crescere. Giocare in una grande squadra come il Napoli aiuta, ti confronti con giocatori forti e contro avversari forti. Mi sento migliorato in tanti aspetti.
Dopodiché, parla del suo ruolo:
Il ruolo del terzino negli ultimi anni si è evoluto molto, anche attraverso le idee del mister sono arrivato a questa interpretazione del ruolo. Tutti devono fare tutto in campo, c’è sempre bisogno di fare di più, tante volte siamo i primi registi di una squadra. C’è sempre bisogno di andare avanti con la crescita. Nel 3-5-2 come caratteristiche credo di poter ricoprire entrambi i ruoli”.
Cosa manca alla Nazionale per diventare come il Napoli?
Si vede da fuori, parlando del Napoli, che oltre al gioco che esprimiamo ci divertiamo in campo. Era così anche con la Nazionale dell’Europeo, poi qualche risultato ha portato a perdere questa spensieratezza. Dobbiamo ritrovare questo, giocare insieme e con entusiasmo. Voglio portare un po’ del Napoli in questa Nazionale
Sulle differenze tra Spalletti e Mancini:
Mister Mancini mi ha dato la possibilità di esordire in Nazionale, è il sogno di chiunque inizi a giocare a calcio. Come Spalletti non sta tanto a guardare il nome ma gioca chi merita, questa è una cosa che li accomuna. Spalletti mi ha dato davvero tanto, oltre alla fascia di capitano mi ha migliorato come giocatore e anche di mister Mancini posso dire le stesse cose. Differenze? Non vedo grosse differenze, poi il lavoro quotidiano è diverso da quello che facciamo qui
Infine, chiosa sul Maradona, che ospiterà Italia-Inghilterra e sul nome dato alla figlia:
Sarà una serata speciale, abbiamo scelto questo nome perché ci piaceva e quello era il nostro colore dominante. Lei ci sarà, giocare con l’Italia al Maradona sarà sicuramente speciale
Articolo modificato 22 Mar 2023 - 08:32