Khvicha Kvaratskhelia è diventato in pochissimi mesi l’idolo dei tifosi del Napoli e si è confermato il pià grande talento georgiano, probabilmente, di sempre. Anche in Georgia è un vero e proprio idolo e ha il sogno di portare il suo Paese agli Europei del 2024.
Dal ritiro della Georgia, Khvicha Kvaratskhelia ha raccontato la sua esperienza da calciatore ai microfoni ufficiali del club.
La Dinamo Batumi ha ripristinato la mia fede. Lo stadio era pieno ad ogni partita, l’atmosfera era incredibile. Voglio ringraziare tutti i tifosi perché sono sempre al nostro fianco.
I miei genitori hanno il ruolo più importante nella mia vita, mi hanno insegnato tutto e ho cercato di essere come loro, e penso che sia andata così.
Kvaratskhelia racconta Napoli
Dopo aver raccontato il suo ritorno in Georgia, Kvaratskhelia ha parlato del suo approdo a Napoli e dell’esperienza in azzurro.
Dopo essermi trasferito al Napoli, ho migliorato ancora di più le mie capacità difensive. Sono diventato più un giocatore di squadra. Il mio svantaggio in passato era che perdevo l’equilibrio, il Napoli mi ha aiutato in questo. Se non fosse stato per i miei compagni di squadra, non sarei quello che sono.
Dopo il trasferimento al Napoli, ci sono stati commenti positivi e negativi. Il gol contro il Verona nella prima partita mi ha dato molta fiducia di poter diventare un grande giocatore.
Odio perdere, sia nel calcio che nella vita. Quando perdiamo divento molto aggressivo, odio questo momento. E cerco di essere più attivo.
Sono stato anche un bambino, ho sempre avuto dei sogni. Ho sentito che se vuoi qualcosa con il cuore e lo vuoi per davvero, tutto funzionerà. Bambini, fate di tutto per realizzare i vostri sogni!