L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Verona. Ecco quanto evidenziato:
Questo post in breve
Le condizioni di Osimhen sono buone. Abbiamo fatto una riunione con i medici e ci è sembrano naturale convocarlo domani per la partita con il Verona. Chiaro che l’obiettivo è averlo al meglio per la gara di martedì, ma domani sarà con noi in panchina.
Turnover? Chiunque scenda in campo domani lo deve fare sapendo che è una delle partite più importanti di questo campionato. Qualcosa si cambia, non 10 giocatori. Kim abbiamo intenzione di farlo giocare. Non gioca martedì, quindi parte dall’inizio. Qualcuno poi lo dobbiamo far recuperare perché lo stress fisico e mentale è troppo vicino rispetto a due giorni fa.
Reazione dopo la partita in 10? Tutti hanno parlato di nervosismo di squadra, io parlerei di maturità per l’atteggiamento avuto. È stato proprio l’opposto: una squadra non può non essere lucida e pericolosa considerando il livello della partita e per la storia che aveva per noi. Abbiamo avuto tanti atteggiamenti corretti, compresa la ricerca di qualcosa che ci era stato tolto nel corso della partita. Quindi anche dal punto di vista della personalità ho visto uno step in avanti.
I calciatori li ho trovati maturi e attenti nel mettere in fila le cose che abbiamo davanti. Dobbiamo avere negli occhi la foto bellissima di quello che ci aspetta, possiamo avvicinarci ancor di più allo scudetto e poi abbiamo la gara di Champions. Rispetto alle altre gare d’andata, la nostra è quella più in bilico: se ripeteremo una prestazione del nostro livello, tutto potrà succedere. I calciatori devono pensare a ripetere una prestazione come quella di Milano, poi tutto è possibile.
Gli ultimi 10 minuti, con l’inferiorità numerica e la bolgia dello stadio e il risultato negativo, ecco in quel momento si è vista la forza della nostra squadra. Arriveremo alla prossima sfida con tantissime difficoltà, perché non avere Anguissa e Kim sono perdite importanti, però conosco bene la mia squadra e sono convinto che faremo una prestazione di livello. Fatte tutte le valutazioni, siamo convintissimi di poter fare una buona partita.
Parole forti sulla questione tifo? Se si dice Spalletti contro i tifosi, allora sembra si dica qualcosa di forte, ma il mio è stato solo un appello per aiutare il Napoli. Non entro nel merito delle motivazioni, ma trovo inconcepibile non avere il supporto che questi ragazzi hanno dimostrato di meritare. L’anno scorso siamo stati anche un pochino contestati perché non eravamo riusciti a vincere lo scudetto, ora che l’abbiamo a portata di mano facciamo contestazione. Non voglio andare a parlare di chi ha ragione e chi ha torto: questo è il momento di perdersi per l’amore per il Napoli.
Come si fa a non pensare al Milan? La partita di domani è doppiamente importante: se la vinciamo, ce ne mancano 3 per la vittoria dello scudetto. Non trovo nessun motivo per non pensare, visto l’obiettivo, di non pensare al Verona. Nei nostri occhi dobbiamo avere la foto di quello che abbiamo davanti. Abbiamo cose bellissime, compresa la partita di martedì, ma quella fondamentale è quella con il Verona, anche per arrivare meglio al Milan. Per fare un parallelo, quando sono arrivato a Napoli la partita con il Verona fu uno dei punti più bassi di quel momento del club, adesso può arrivare al punto più alto della storia del club. Io trovo tanti motivi per rendere questa sfida importante.
Difficoltà con il Verona? Ci saranno le insidie più cattive e difficili. È una squadra allenata bene, ha caratteristiche che confermano le idee dell’allenatore. Ti vengono addosso, a livello fisico è una gara complicata. Hanno una classifica che forse non rispecchia il livello della squadra. Nei video che abbiamo visto, si nota come abbiano messo in difficoltà tante squadre, compresa la Juventus in trasferta. Ma noi abbiamo motivazioni superiori.
Lobotka e Di Lorenzo? Stanno bene entrambi, considerando il loro motore della struttura fisica. Penso che se c’è un giocatore tra i due da far rifiatare, credo sia più Lobotka. Ma credo anche l’altro meriti di tirare un po’ il fiato.
Raspadori? È venuto fuori da un lungo infortunio e l’abbiamo fatto giocare contro il Milan perché ne avevamo bisogno. Lo ringraziamo per la disponibilità. Probabilmente 90 minuti sono troppi da fargli giocare, così come se dovessimo avere bisogno di 20 minuti di Osimhen, potremmo pensare di inserirlo.
Io ho una squadra forte, non solo negli 11 calciatori ma anche in chi ha giocato di meno. E domani, facendone giocare qualcuno, potrò confermare questo mio pensiero. Squadra stanca? Non lo so, se la vado a confrontare il Napoli con le altre, la mia è la squadra che ha vinto più di tutti. Ci può essere qualcuno stanco, ma abbiamo fatto sempre le scelte giuste. In questa gara in particolare dovremo fare più attenzione perché le ore per recuperare sono state veramente poche. Kvaratskhelia può darsi che parta dalla panchina e fargli fare 20 minuti, oppure no.
Chi far giocare in attacco? Gioca Raspadori. Meret? Essendo un portiere non fa fatica, ma qui il discorso è più complesso perché ci sono anche altre valutazioni da fare.
Articolo modificato 16 Apr 2023 - 13:38