Sarà domenica, a quanto pare con ogni probabilità, il giorno scelto per la celebrazione della vittoria. Il rinvio di Napoli-Salernitana sarà anche e purtroppo il giorno di molti sconfitti. Sconfitti da un sistema inadatto a organizzare in tempo e alla perfezione un evento del genere.
Partita rinviata a meno di 48 ore dal calcio d’inizio, con buona pace di migliaia di tifosi che avevano organizzato i propri spostamenti da settimane, in netto anticipo, per sostenere il Napoli sabato. Alberghi, treni, aerei prenotati da ogni parte d’Italia e non solo. Tutti andati in fumo e senza alcuna possibilità di rimborsi o seconde scelte.
Per molti di loro non solo il danno ma anche la beffa. Non poterci essere domenica, impossibilitati di conseguenza ad assistere al match che potrebbe regalare lo Scudetto alla squadra del cuore. Trovare altre soluzioni per arrivare a Napoli è diventato impossibile, così come trovare un posto letto con così poco anticipo.
Chi paga per tutto questo? Chi rimborserà per i loro sogni infranti? Spostare una partita, anche di un solo giorno, genera una marea di sconfitti e in questo caso il colpo inferto farà male un bel po’.
Poco rispetto anche per i tifosi della Salernitana ma sembra che importi a pochi immedesimarsi nei panni altrui. Se fosse successo a parti invertite?
Napoli Campione d’Italia, tutto il resto un po’ meno.
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