Alla vigilia di Napoli–Salernitana, Paulo Sousa ha analizzato la partita del ‘Maradona‘ in conferenza stampa. Il derby campano ha creato dissapori e polemiche per lo spostamento di 24 ore e potrebbe essere decisivo per la vittoria dello Scudetto per il Napoli.
La preparazione è stata influenzata, non c’è dubbio. Solo giovedì abbiamo saputo la data della partita e avremo un giorno in meno per preparare la partita con la Fiorentina. Ma dobbiamo essere bravi e andare oltre tutto. Quest’anno il calcio italiano sta raggiungendo un grande livello come testimonia il cammino delle nostre in Europa, anche chi prende decisioni deve garantire lo stesso livello. Ma c’è bisogno di maggiore professionalità.
Sfida difficile contro il Napoli? Noi ci crediamo e vogliamo competere ovunque e contro ogni avversario. Sono consapevole che abbiamo dei limiti, ma anche che abbiamo tanti mezzi per fare una partita di tutto rispetto.
Questo post in breve
Sousa: “Sacrificio e voglia di crederci per fermare il Napoli”
Che partita si aspetta? Siamo fieri di poterli affrontare e di proporre nel loro stadio il nostro sistema di gioco, rispettando loro ma anche le nostre idee e tutto quello che abbiamo fatto in questo percorso. Ognuno deve sapere cosa deve fare, pronto ad aiutare chi viene saltato da calciatori sugli esterni che possono fare la differenza. Spirito di sacrificio e voglia di crederci possono essere le nostre armi in più, così come i continui raddoppi di marcatura.
Partita difensiva per la Salernitana? Non voglio che ci limitiamo a contenere, poter palleggiare davanti ai più forti ci aiuta nel nostro percorso di crescita. Per cui chiedo che la Salernitana sia coraggiosa, mettendo in preventivo l’errore contro gente che pressa per 90 minuti.
Su Osimhen e la formazione
Come si ferma Osimhen? Non ho preparato niente di particolare, a volte difendi bene se hai maggior possesso palla. Sarebbe mportante far abbassare il Napoli. Poi è chiaro che se il pallone ce l’hanno loro dobbiamo essere corti e raddoppiare costantemente le marcature. Abbiamo caratteristiche ben precise, sappiamo che il Napoli ha giocatori determinanti e si è visto quanto loro hanno patito l’assenza del centravanti quando non ha giocato per infortunio. Io sono per prevenire: più che ingabbiare lui è necessario non fargli arrivare il pallone. Sono anche bravi a portare fuori posizione i difensori avversari, le loro decisioni individuali determinano tanto e dovremo essere bravi nella lettura preventiva delle azioni. Sperando di essere accompagnati anche da un po’ di fortuna”.
Turnover contro il Napoli? Per me la gara più importante è domani. So che ci sono tre gare ravvicinate e ci penso, ma la mia mente è concentrata sul derby. La formazione prescinde da Salernitana-Fiorentina di mercoledì.