Il Napoli ha pareggiato 1-1 contro la Salernitana, la festa Scudetto è quindi rimandata nonostante la sconfitta, 3-1, della Lazio contro l’Inter nel match delle 12:30. Non è bastato il gol di Olivera, pareggiato all’84’ da Boulaye Dia.
Questo post in breve
Le parole di Spalletti a DAZN
Di seguito le parole di Spalletti a DAZN nel post partita di Napoli-Salernitana.
Ai giocatori dispiace moltissimo non aver dato questa felicità ad un pubblico meraviglioso come quello di oggi, questi punti qui sono quelli più faticosi, che ti tolgono qualcosa. Poi se trovi una squadra stimolata e ben allenata, anche se c’è stato un po’ di ingenuità su quel gol preso.
Se per caso dovessimo vincere per me diventa più tranquillo e mi farebbe piacere veder gioire la gente, perché questo affetto si percepisce. Noi rappresentiamo quello che è il loro sogno. Noi siamo quelli che materializzano i sogni dei nostri tifosi però poi da un punto di vista mio si dilaziona il godimento, perché in questa classifica qui io non ci sto molto scomodo, ci sto comodissimo, rimandiamo ma è un allungare i festeggiamenti perché sono convinto che i due punti li faremo.
Riceveranno una frustata di entusiasmo tutti quelli che amano questo sport, sarà un qualcosa che farà piacere a tutti, aldilà di quelli contro.
Quanto te la senti tua questa stagione? Ti ringrazio per i complimenti ma li devo sempre girare ai calciatori perché sono loro che hanno fatto quello che gli veniva chiesto. Proprio oggi i pensieri erano quelli li: ‘pensiamo al compagno, pensiamo alla squadra, facciamo una rincorsa in più per aiutare il compagno’. Se si pensa al compagno si diventa sempre più forti, e loro lo hanno fatto fin da subito. Chiunque viene a vestire questa maglia non ha via di scampo, hai solo una possibilità di uscirne a testa alta: riuscire a vincere il campionato.
Infine il commento sulle ultime prestazioni del Napoli
Quando ci sono questi momenti in cui l’avversario prende le misure non bisogna essere un po’ più “sporchi”? C’è solo un modo per non ricevere le critiche a questo sport: non giocare a calcio (ride). Si va a fare quello che bisogna fare, l’obiettivo è arrivare primi è l’unica via di uscita. Essere più sporchi? Può essere la soluzione. Ora non si ha più quella lucidità che si è avuta in altre partite, perché questo ultimo chilometro diventa più faticoso però si può andare a giocare addosso alla prima punta.
Quanto sei orgoglioso di aver costruito una cosa simile? È chiaro che se dovesse succedere questo momento un po’ di soddisfazione ce l’avrò pure io, ma sono i calciatori che lo meritano per la disponibilità che mi hanno dato. La qualità del lavoro è sempre di un livello alto.