L’impresa è straordinaria. Va celebrata, i festeggiamenti devono andare avanti ancora per settimane e anche una sconfitta come quella di oggi non può far male. Si può essere tutti d’accordo su questo e anche sul fatto che questo match possa rappresentare il primo punto di partenza per il nuovo ciclo, sancito in via ufficiosa da De Laurentiis e Spalletti nel corso della cena in settimana.
Si può essere tutti d’accordo anche quando si dice che, probabilmente, oggi il Napoli ha a disposizione un’ottima rosa – arrivata a un apice massimo – che va però perfezionata in alcuni fondamentali. E no, non si tratta di sminuire il lavoro fatto o di ridimensionare a ogni costo il valore di un organico che resta di alto livello. Le rotazioni servono proprio a questo: a capire dove si può rendere ancora più forte questa squadra.
La sfida contro il Monza ha regalato alcuni dati di fatto: giocatori come Di Lorenzo, Kim e Lobotka sono essenziali quanto i più evidenti Kvaratskhelia e Osimhen. Le assenze dei primi due sono state lampanti e la differenza tra prime linee e sostituti, in questi casi, è stata netta. Ecco, per questo motivo, che si presentano i primi due punti da cerchiare in rosso in vista dell’estate: se per l’out di destra si attende il rientro di Zanoli (scelta da ponderare comunque attentamente, in quanto il club azzurro ha comunque deciso di mandarlo altrove per farlo maturare), la preoccupazione non può che essere tangibile per quanto riguarda l’eventuale sostituto di Kim. La speranza di Spalletti (e non soltanto sua) è che la clausola rappresenti soltanto uno spauracchio tutt’altro che concreto, ma le sirene di mercato squillano forti e dopo solo dodici mesi gli azzurri possono ritrovarsi con lo stesso problema dello scorso anno.
Ma se l’importanza, numerica ed effettiva, di Kim è sotto al naso di tutti, va altrettanto evidenziata l’urgenza di trovare un’alternativa a Lobotka, numericamente e non solo. Per la regia, infatti, gli azzurri sembrano avere un duplice problema: la mancanza di un calciatore che possa non far rimpiangere eventuali assenze dello slovacco e soluzioni alternative per quanto concerne un punto di vista strettamente tecnico, così come successo oggi. Non a caso, gli azzurri sono andati spesso in apnea proprio quando la gabbia avversaria sul metronomo di mediana ha sortito effetti indesiderati: per questo, sarebbe ampiamente gradito un intervento consono sul mercato. E magari un intervento proprio dello stesso Spalletti, che già negli scorsi mesi ha vagliato altri moduli e schemi.
E poi, ancora, qualcosa potrà (e dovrà) essere fatto anche per regalarsi un buon vice Kvaratskhelia, ruolo coperto a rotazione da Raspadori, Elmas e Zerbin, e mai da una vera e propria alternativa di ruolo. Sull’orizzonte, i possibili sviluppi sponda Osimhen, la cui importanza nemmeno la si ribadisce.
Insomma, tutte falle che il successo in campionato ha per fortuna mascherato ma che stanno riemergendo in queste ultime sgambate di fine stagione. È da questo punto che il Napoli deve ripartire per avere il prossimo anno in ottica difesa del titolo e, perché no, per soddisfare l’ambizione europea del presidente De Laurentiis.
Articolo modificato 15 Mag 2023 - 11:23