Il Napoli spazza via le nubi del conflitto De Laurentiis-Spalletti con una vittoria netta contro l’Inter, con gli azzurri che portano via dal Maradona un 3 a 1 che dimostra ancora una volta la forza di quest’organico, con la partita decisa dall’espulsione di Gagliardini e dall’eurogol di Di Lorenzo.
Ai microfoni di Dazn ha parlato il tecnico del Napoli, Spalletti: “C’è la qualità del gioco che ci ha contraddistinto. Stasera diventava stimolante per i calciatori perchè avevano davanti una finalista di Champions. Volevano dimostrare che l’impresa fatta durante tutto il campiomato non era figlia di un periodo. L’Inter era l’unica squadra che non avevamo battuto e abbiamo migliorato le statistiche di miglior attacco e difesa“.
Per Spalletti: “Squadra costruita bene dal presidente”
Il tecnico elogia il gruppo e il suo capitano: “La squadra è stata costruita bene dal presidente e da Giuntoli. Hanno inserito dei ragazzi giovani che sono diventati un corpo unico e questo ha fatto la differenza. Ci sono cuore, disponibilità e sacrificio dietro questo ragazzi. Diventa facile con una squadra di questi valori. Il capitano dei calciatori che uno non vorrebbe perdere è Di Lorenzo“.
Sull’amore della gente di Napoli dopo il trionfo dello scudetto, il tecnico toscano dice: “A essere nella mia posizione ora è tutto facile, perchè la gente ti riempie di amore da tutte le parti. Questo è bellissimo. Ambivo a questo, aspiravo a questo. È la cosa più bella che mi potesse accadere“.
Sulla cambio di Osimhen, Spalletti smorza così: “Le esigenze sono quelle che lui faccia il centravanti e che crei passaggi per la squadra. Si può arrabbiare ma non è sempre colpa dell’allenatore. Gli attaccanti hanno il gol che fa la differenza per la loro felicità ma ci sono anche i portieri che non vogliono prenderli. Per una volta si può uscire a 25 minuti dalla fine“.
Il tecnico ex Roma e Zenit ha continuato a elogiare il suo gruppo, punzecchiando i giornalisti: “Quando Simeone ha dato battaglia a tutti in Champions League non dobbiamo dimenticarcelo. Raspadori e Gaetano sono calciatori fortissimo. Ci si convince che senza di uno non si possa giocare, ma è la vostra convinzione che non si possa giocare“.